9
Capitolo 1
L’antefatto storico.
1 La situazione della Repubblica d’Irlanda e il rischio di
default.
1.1 La “Tigre celtica”: il quadro giuridico-economico
generale dall’indipendenza ai giorni nostri.
“Uomini e donne d’Irlanda, in nome di Dio e delle generazioni passate dalle quali
avete ereditato le vecchie tradizioni passate, l’Irlanda tramite noi, chiama i suoi
figli a raccogliersi intorno al suo stendardo e a lottare per la sua liberazione. Noi
sosteniamo il diritto del popolo d’Irlanda alla proprietà dell’Irlanda e al
10
controllo senza ostacoli del suo destino, il diritto ad essere sovrano ed
indivisibile”
1
.
Così, dalle porte delle Poste centrali di Dublino, in O’Connell St, il Governo
Provvisorio della Repubblica proclamò l’inizio della lotta per l’indipendenza
nazionale irlandese, nella mattina di Pasqua del 1916. Detti moti di rivolta
raggiunsero il loro scopo dopo atroci lotte e immani sacrifici per il popolo
rivoltoso nel dicembre del 1921. Con la firma del trattato angloirlandese veniva
proclamato se pur fittiziamente, visto il giuramento alla corona britannica alla
quale era obbligato il nuovo parlamento
23
lo Stato Libero d’Irlanda, fu nel maggio
del 1923, dopo le rivolte del proto-parlamento irlandese contro il giuramento,
quando il primo ministro De Valera assunse la carica di primo ministro formando
il nuovo partito chiamato Fianna fàil (letteralmente dal gaelico “guerrieri
d’Irlanda”
4
) e indicendo nuove libere elezioni
56
.
In una visione puramente etimologica, il termine “Repubblica d’Irlanda”, a detta
dell’illustre giornalista politico Fintan O’Toole, è stato una creazione artificiosa,
operata dal poeta irlandese Samuel Beckett.
Al poeta, in una particolare occasione fu chiesto un parere sulla situazione
rivoluzionaria nella quale versava la Spagna del tempo. Egli argutamente risposte
1
FALIGOT R., Irlanda: un Vietnam in Europa, ed.: PETITE PLAISANCE (2010) cit. 38.
2
La divisione dell’Irlanda fu imposta con una legge del parlamento inglese in virtù di una pretesa
sovranità della corona britannica sull’Irlanda. La legge, denominata The Government of Ireland
Act, del settembre 1920, affermava chiaramente l’intenzione del parlamento inglese di governare
l’Irlanda. Essa ricevette l’approvazione reale il 23 dicembre. DESMOND GREAVES C. La crisi
irlandese EDITORI RIUNITI, ROMA 1972, cit. p. 6, 7.
3
Vedi: Political and Strategic Interest of UK (ROYAL INSTITUTE OF INTERNATIONAL AFFAIRS, p.:6
– 8.
4
Nome adottato per attirare i veterani della guerra civile al nuovo partito borghese nella
Repubblica d’Irlanda DESMOND GREAVES C. La crisi irlandese, EDITORI RIUNITI, ROMA 1972, cit.
p. 249.
5
PERRY T., Dublino, ed.: MONDADORI 2008, cit. 18 ss.
6
Vedi: Capitolo II, La Legge, DESMOND GRAVES C. La crisi irlandese, EDITORI RIUNITI, ROMA
1972.
11
con una semplice dichiarazione: “UPTHEREPUBLIC”
7
, riferendosi, non tanto
alla Spagna quanto all’Irlanda e non potendo, per ovvi motivi di censura, ardire ad
una tal dichiarazione in patria. Beckett con questo motto riassunse la situazione di
una popolazione, quella irlandese, che si considerava essa stessa una fervente
repubblica: rifletté in maniera lapalissiana il sentimento nazionale e l’orgoglio
irlandese, riassunse quindi le motivazioni che hanno portato alla rivoluzione
intestina con risultato l’indipendenza dell’Irlanda dal Regno unito e la
dichiarazione di Repubblica
8
.
Sempre continuando l’analisi storiografica ed etimologica della denominazione di
“Repubblica” dello Stato irlandese, ed in particolare circa l’artificiosità di questo
appellativo, O’Toole osserva come originariamente la Dichiarazione di
Indipendenza del popolo irlandese non menzionasse affatto il termine
“Repubblica” nè tanto meno una traduzione gaelica dello stesso, ma solamente
dichiarava la denominazione dello Stato come Ireland o E’ire, senza alcuna
ulteriore specificazione. Solamente nel 1948 con un atto ufficiale “the Republic of
Ireland Act” vi fu tale addizione terminologica. Stabilisce infatti l’atto: “la
descrizione dello Stato dovrebbe essere: Repubblica d’Irlanda”.
La costituzione irlandese comunque non fu mai emendata con queste righe,
scatenando le ire dei partiti nazionalisti e delle forze politiche che maggiormente
ebbero voce negli anni cinquanta dello scorso secolo richiedendo un intervento
del Governo onde riconoscere, anche nominalmente l’Irlanda quale Repubblica.
La voce del primo ministro non tardò a risuonare. Il Primo Ministro di allora, A.
Costello, in una circolare ufficiale, inviata alle cancellerie dei partiti insorti
rispose: “nel guardare allo statuto della Repubblica d’Irlanda del 1948 posso dire
7
www.irishtimes.com .
8
O’TOOLE F. Enough is enough, how to build a new Republic, FABER AND FABER, LONDON 2012
cit. p 21.
12
che vi è [per indicare il Paese] il nome di uno Stato e la descrizione di uno stato.
Il nome dello Stato è Irlanda, le descrizione dello Stato è Repubblica d’Irlanda”
9
.
Con queste parole fu chiuso quasi definitivamente il dibattito circa il titolo i meno
di Repubblica.
La storia moderna della Repubblica irlandese, ancorata pur sempre ai fatti
rivoltosi che l’hanno segnata e portata alla indipendenza dal Regno Unito, ha
subìto un’evoluzione particolarmente importante: da paese rurale nella cui
economia voce predominante era certamente espressa dall’agricoltura che
occupava più del 17% della produzione nazionale lorda nell’anno 1973
10
, a paese
industrializzato e all’avanguardia nel campo del marketing bancario e più in
generale finanziario, facendosi strada nel quadro internazionale con l’appellativo,
invero non sempre con connotazione positiva, di “Tigre Celtica”.
La denominazione di “Tigre celtica”, di oscuro conio, fa riferimento al breve
periodo di massima crescita economica conosciuta dal paese negli anni novanta
del secolo scorso, ed ha portato sul piano internazionale alla consuetudinaria
intitolazione “Tigre” di paesi o zone intracontinentali o intercontinentali che
vedono nel loro seno repentini e copiosi sviluppi nell’economia, nella finanza o
comunque in ambiti che determinano il benessere sociale, economico o lavorativo
della popolazione ivi presente
11
. Si ricordino le “Tigri asiatiche”, quei paesi
dell’estremo oriente conosciuti anche come “i quattro dragoni” i quali nell’ultimo
9
In bringing forward the Republic of Ireland Bill of 1948, I can say that there is the name of the
State and there is the description of the State. The name of the State is Ireland and the
description of the State is Republic of Ireland. MITCELL A. O’SNODAIGH P. documents 1916-1949
IRISH ACCADEMY PRESS, 1985
10
1973, anno in cui l’Irlanda entra nell’Unione Europea, era sceso nel2001 fino al 3% rimanendo
comunque uno dei tassi più alti all’interno dei paesi membri (solamente Grecia e Spagna
superano tale incidenza), QUADERNO 3/04 ARSIA - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e
l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale p. 111.
11
LE GARZANTINE, la grande enciclopedia tematica, ed.: GARZANTI LIBRI S.P.A (MILANO 2010)
ECONOMIA TOMO I p. 837 ss.
13
lustro del novecento sono stati protagonisti di una forte spinta industriale ed
economica, ovvero Taiwan, Corea del sud, Singapore e Hong Kong; si ricordi
inoltre la cosiddetta “Tigre del Baltico” con riferimento alla triade Estonia,
Lettonia e Lituania e alla pregnante crescita che esse hanno conosciuto a partire
dal 2004.
Come detto, per la Repubblica d’Irlanda (o E’ire in lingua gaelica), la nomea di
“Tigre Celtica” non ha avuto, a detta della maggioranza degli economisti che
copiosamente hanno fatto espressione della loro voce nelle testate nazionali e
internazionali, una connotazione positiva. La maggior parte degli studiosi più
spesso si è riferita con tale espressione alla crescita economica del paese dovuta
dall’attrazione di capitali esteri permessa grazie ad un regime fiscale favorevole
tale da far rientrare l’E’ire nella black list OCSE dei paradisi fiscali
12
. La
Repubblica d’Irlanda rientra infatti in quei parametri predisposti
dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico onde
classificare i paesi ad economie estremamente favorevoli quali una legislazione
poco trasparente e pratiche amministrative che ostacolino lo scambio di
informazioni con le autorità dei paesi stranieri, e la caratteristica di essere paesi
offshore, ovvero, secondo la definizione della stessa Organizzazione, paesi la cui
attività finanziaria interessa per la maggior parte capitali stranieri
13
.
14
12
Paradiso fiscale o tax haven, espressione con cui si indica uno stato il cui ordinamento
tributario non prevede alcuna imposta sul reddito o le cui imposte sul reddito comportano
aliquote particolarmente basse. Convenzionalmente in Italia si considera paradiso fiscale il paese
nel quale la tassazione media sia inferiore del 30% a quella nazionale. L’espressione indica pure
stati il cui ordinamento prevede un elevata pressione fiscale ma alla quale conseguono
agevolazioni o esenzioni per determinate categorie di redditi e favoriscono in tale modo gli
investimenti da parte di soggetti non residenti. Cit.: LE GARZANTINE, la grande enciclopedia
tematica, ed.: GARZANTI LIBRI spa, MILANO 2010, ECONOMIA TOMO I, p. 837.
13
FRANCESCHI A. Black list: la mappa dei paradisi fiscali nel mondo. IL SOLE 24 ORE, 21 OTTOBRE
2010, EST. www.ilsole24ore.com .
14
ENCICLOPEDIA GIURIDICA, ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANO FONDATO DA TRECCANI.
G, TOMO XXX, spesa tentativo, CAP. Tax Heaven p. 1 ss.
14
Il successo economico della Repubblica irlandese, come detto, ebbe sua massima
espressione nell’ultimo decennio del novecento. I numerosi studiosi di questo
fenomeno ne hanno offerto differenti interpretazioni onde ben spiegare le ragioni
di tal successo. Di queste si darà un breve quadro generale partendo dall’analisi
dell’economista irlandese O’Riain, il quale, dopo aver descritto l’esperienza
dell’estremo oriente (si è prima accennato alle “Tigri asiatiche”) ha categorizzato
lo Stato irlandese come uno Stato a sviluppo flessibile, basando la sua analisi sugli
indici del Prodotto Interno Lordo
15
,e del Prodotto Nazionale Lordo
16
.
Osservando i dati statistici O’Riain riscontra come la forte spinta alla economia
irlandese provenga soprattutto da capitali esteri, investimenti e fiscalità non
provenienti da industrie residenti nel suolo della Repubblica: infatti il tasso GNP
17
dimostra una minore crescita rispetto al tasso GDP nel periodo intercorrente tra gli
anni 1992 e 2002
18
.
Alcuni studiosi, prendendo in considerazione questo decennio, mostrano come la
crescita economica, sia stata estremamente repentina, portando l’E’ire al terzo
posto nella classifica mondiale dei paesi con maggior tasso di crescita percentuale
nello stesso periodo, ove la media era del 2,5%, vedendosi superata solo da Cina
15
dato statistico usato per definire l’evoluzione del benessere di una data nazione o per operare
confronti internazionali. BARANZINI M. MARANGONI G.D. MIRANTE A. SOLARI S., Economia
macro CEDAM BOLOGNA 2006 cit. p.155, 156.
16
Rappresentato dal valore di tutte le merci e i servizi prodotti in un anno in una nazione il PNL
tiene conto della proprietà nazionale delle imprese. BARANZINI M. MARANGONI G.D. MIRANTE
A. SOLARI S., Economia macro CEDAM BOLOGNA 2006 cit. p. 151.
17
That is refarded as a better measure of National output and economic growth then GDP. From:
KIRBY P. The Irish State and Celtic Tiger: a “flexible developmental state” or a competition state”?
PAPER TO PSA, Center for International Studies, Dublin City University, DUBLINO 2004.
www.dcu.ie .
18
Il tasso GNP infatti dimostra un aumento nel lungo periodo pari allo 0,2% nel breve periodo e
4,5% nel lungo, mentre il tasso GDP dall’1,8% al 4,7%. KIRBY P. The Irish State and Celtic Tiger: a
“flexible developmental state” or a competition state”? PAPER TO PSA, Center for International
Studies, Dublin City University, DUBLINO 2004 www.dcu.ie cit. trad. p. 1,2.
15
con tasso di crescita medio del 10,0% e Singapore, 7,8%
19
. In questa osservazione
si può ritrovare la causa dell’appellativo di “Tigre Celtica” assegnato all’Irlanda.
Altri giuristi e studiosi
20
, riscontrano poi come la Repubblica d’Irlanda in poco
più di una generazione sia passata da uno dei più poveri paesi dell’Europa
occidentale a uno dei più ricchi
21
, facendo riferimento, oltre al tasso medio di
crescita nel periodo già analizzato, anche il dato di occupazione risultante nello
stesso così come riportato dall’Ireland Central Statistic Office, il quale va da 1,1 a
1,9 milioni di occupati (di cui la maggior parte nel settore dei servizi e della
finanza), medie estremamente superiori a quelle europee, e ai primi posti nel
quadro internazionale. La causa, di tale sviluppo esponenziale sarebbe da
rinvenire in “una combinazione di politiche sensate e pragmatismo, le quali
vertono nel credere nell’apertura economica ai mercati globali, nelle aliquote
fiscali basse e negli investimenti in materia di istruzione
22
”, facendo ritornare alla
memoria la concezione della “Tigre Celtica” quale Tax haven sì come descritta
dall’OCSE, ma con un accezione positiva in riferimento alla politica nazionale di
sviluppo coltivata in seno al parlamento, e al partito di stampo progressista che
più di altri mantenne il potere nella Repubblica, il Fianna Fàil.
23
19
Il tasso di crescita medio irlandese nel period 1992-2002 è del 7,6% seguita da vietnam e
Mozambico con il 7,5%. KIRBY P. The Irish State and Celtic Tiger: a “flexible developmental state”
or a competition state”? PAPER TO PSA, Center for International Studies, Dublin City University,
DUBLINO 2004. www.dcu.ie cit. tab.2 p.2.
20
S. DOREGAN è Docente presso il Center for International Trade and Economics di Washington
DC.
21
DORGAN S. How Ireland Became the Celtic Tiger, THE BACKGOUNDER n. 1945, pub. By THE
HERITAGE FOUNDATION Washington, DC. 2006 Cit. p. 1 ss.
22
Achieved this success through a combination of sensible policies and pragmatism which in the
hart has been a belief in economic openness to global markets, low tax rates, and investment in
education. DORGAN S. How Ireland Became the Celtic Tiger, THE BACKGOUNDER n.1945, pub. By
THE HERITAGE FOUNDATION Washington, DC 2006. Cit. p. 1, 2.
23
Continua in 1.1.3 per quanto riguarda la definizione di paradiso fiscale.
16
1.1.1 Il quadro giuridico-economico della Repubblica
d’Irlanda: una visione generale.
Dopo aver ricercato l’origine e il significato dell’appellativo di “Tigre Celtica”
attribuito alla Repubblica d’Irlanda nell’ultima decade del Novecento, si andrà ad
analizzare più approfonditamente il quadro giuridico economico del Pese onde
avere una visione chiara e compiuta circa le cause del suo declino all’avvento
della crisi economica internazionale.
Si darà inizio all’analisi riportando il pensiero di alcuni studiosi
24
i quali, dopo
aver esposto il confronto tra PIL e PNL
25
, proseguono la loro analisi sopra i fattori
che maggiormente hanno caratterizzato l’economia nazionale ed internazionale
dell’E’ire, riferendo il mutamento di questi, con uno sguardo diacronico, dalla
venuta indipendenza, alla fase della “Tigre” sino poi alle porte della recessione.
Tali studiosi, osservano come l’economia l’irlandese, è stata dominata
dall’agricoltura e dalla pastorizia: l’80% delle esportazioni del Paese era infatti
costituito da prodotti agro-alimentari e derivati della pastorizia
26
. Si può dare
24
Peadar Kirby: Professor emeritus of International Politics and Public Administration, University
of Limerik, Ollscoil Luimnigh, e Professor emeritus of international and public law, Center for
Interantional Studies Dublin City University.
25
Di cui 1.1: KIRBY P. The Irish State and Celtic Tiger: a “flexible developmental state” or a
competition state”? PAPER TO PSA, Center for International Studies, Dublin City University,
DUBLINO 2004. www.dcu.ie.
26
KIRBY P. The Irish State and Celtic Tiger: a “flexible developmental state” or a competition
state”? PAPER TO PSA, Center for International Studies, Dublin City University, DUBLINO 2004,
cit. p.2.