Skip to content

Il legittimo affidamento: i limiti all'annullamento e alla revoca.

Il presente lavoro si muove lungo la disamina del principio del legittimo affidamento nell’area del diritto amministrativo, ponendosi l’obbiettivo, senza pretese di esaustività, di elaborare una panoramica di fondo a proposito del ruolo giocato dallo stesso su alcuni aspetti del rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
Nello specifico, si tracceranno i contorni del suddetto principio quale limite all’esercizio dei poteri di annullamento d’ufficio e di revoca degli atti amministrativi. Tenuto conto dei molteplici contributi dottrinali e giurisprudenziali intervenuti sul punto si cercherà di effettuare un patchwork in grado di amalgamare le impostazioni convergenti e non, al fine di permettere al lettore una vista a tutto tondo su uno scenario dalle sfumature concrete, nonché dalla diretta incidenza sulle potestà del soggetto pubblico.
Non mancano i profili problematici che rendono articolata l’esposizione: in particolar modo, il difetto di una disciplina normativa ad hoc, la quale metta nero su bianco gli elementi cardine dell’assioma, e che nondimeno disponga la rilevanza dell’affidamento nelle moderne relazioni giuspubblicistiche.
Notevoli sfumature suggestive sorreggono poi la volontà annessa alla disquisizione circa l’eventualità che, tramite i risultati auspicabili, si possa contribuire a toccare la sensibilità attorno all’elaborazione di una autonoma posizione soggettiva di affidamento dotata di speciale considerazione sotto il versante delle tutele attivabili.
Venendo ad un breve cenno sui punti nevralgici dell’opera, si eseguiranno in apertura delle premesse idonee ad integrare lo studio di nozioni volte a consentire una piena comprensione delle prospettive che lambiscono a monte il concetto di affidamento.
A tal proposito, si segnalerà da subito la nascita e la valenza del legittimo affidamento nell’alveo dell’ordinamento comunitario; in tale quadro è sorto quale principio destinato a salvaguardare l’aspettativa del cittadino circa la stabilità del comportamento o atto adottato dalle Istituzioni. Stante il rinvio ai principi dell’ordinamento comunitario, eseguito dall’articolo 1 della legge 241, sarà più che mai utile evidenziare i connotati dell’affidamento così come scanditi dalla Corte di Giustizia. Si tenga presente che non sussiste alcuna voce in capitolo che non sorregga l’analisi dell’istituto in esame partendo dai dettami di stampo sovranazionale.
In successione si affronteranno le dinamiche intestine al nostro ordinamento, ove è inevitabile il confronto con la categoria della buona fede, sostrato di origine civilistico ma destinata a trovare un florido terreno di applicazione nel diritto amministrativo.
L’articolazione abbraccerà profili di giurisprudenza costituzionale, soprattutto il leading case raffigurato dalla sentenza 416 del 1999 dal quale affiora una dimensione autonoma dell’affidamento sotto la luce della fonte suprema, per poi sopraggiungere ad una celere immersione in seno alla legge sul procedimento amministrativo.
Seguendo sempre la direttiva logica preferibile per entrare in medias res, si elencheranno gli elementi fondanti dell’affidamento dalla cui esistenza maturerà l’esigenza di prestare una tutela alla posizione privata. Precisamente in tale ambito si ravviseranno, al di sopra di tutto, due problematiche destinate ad essere rivisitate nel proseguo. Dapprima il fattore tempo, ovvero sorgono dubbi circa il quando si potrà ritenere consolidato l’affidamento in modo da renderlo tutelabile; in secondo luogo si discuterà circa le possibilità di configurare autonomamente la posizione giuridica individuale più volte richiamata.
A questi punti si arriverà al tema centrale, separato in due grandi tronconi. In entrambe le direttrici risulterà doverosa una breve esposizione dei caratteri peculiari dei due poteri frutto di autotutela decisoria. Non saranno risparmiati i riferimenti alla copiosa giurisprudenza amministrativa; quest’ultima ha giocato il consueto ruolo pretorio ante riforma del 2005, ma continua a consistere in un sostegno imprescindibile per il tamponamento delle disposizioni legali spesso parziali o dai colori generici.
Si tratterà poi di entrare in seno alle valutazioni dell’ente pubblico, capire il peso dell’affidamento nelle scelte discrezionali, nonché discernere i frangenti nei quali si porrà da barriera insuperabile pena lo sforamento nella illegittimità.
In conclusione si ragionerà proprio sul discrimine tra attività legittima e illegittima della Pubblica Amministrazione, separando anche qui, di conseguenza, l’illustrazione in due distinte linee guida.
A tenere banco saranno le critiche dottrinali avverso la mancanza di interventi tipizzanti accurati strumenti concepiti per proteggere l’affidamento nei confronti delle frequenti frustrazioni, a prima vista legittime, degli organi pubblici.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 INTRODUZIONE Il presente lavoro si muove lungo la disamina del principio del legittimo affidamento nell’area del diritto amministrativo, ponendosi l’obbiettivo, senza pretese di esaustività, di elaborare una panoramica di fondo a proposito del ruolo giocato dallo stesso su alcuni aspetti del rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Nello specifico, si tracceranno i contorni del suddetto principio quale limite all’esercizio dei poteri di annullamento d’ufficio e di revoca degli atti amministrativi. Tenuto conto dei molteplici contributi dottrinali e giurisprudenziali intervenuti sul punto si cercherà di effettuare un patchwork in grado di amalgamare le impostazioni convergenti e non, al fine di permettere al lettore una vista a tutto tondo su uno scenario dalle sfumature concrete, nonché dalla diretta incidenza sulle potestà del soggetto pubblico. Non mancano i profili problematici che rendono articolata l’esposizione: in particolar modo, il difetto di una disciplina normativa ad hoc, la quale metta nero su bianco gli elementi cardine dell’assioma, e che nondimeno disponga la rilevanza dell’affidamento nelle moderne relazioni giuspubblicistiche. Notevoli sfumature suggestive sorreggono poi la volontà annessa alla disquisizione circa l’eventualità che, tramite i risultati auspicabili, si possa contribuire a toccare la sensibilità attorno all’elaborazione di una autonoma posizione soggettiva di affidamento dotata di speciale considerazione sotto il versante delle tutele attivabili. Prima di realizzare un opportuno excursus sui temi principali analizzati sarebbe ingeneroso non richiamare la monografia di Fabio Merusi, dal titolo “L’affidamento del cittadino” (1970). Unanimemente si riconoscono i meriti dell’Autore per aver offerto un lavoro quanto

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

annullamento
revoca
buona fede
affidamento
autotutela decisoria
tutele
21 nonies
21 quinquies

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi