Il fondamento del dovere contributivo e la considerazione del nucleo familiare: una prospettiva comparatistica
L’art. 53, primo comma, della Costituzione italiana dispone che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
La disposizione ha un preciso valore giuridico e da essa dipendono concrete conseguenze; è infatti proprio partendo da essa che si può affermare che la capacità contributiva costituisce il fondamento ed il limite del dovere di concorrere al finanziamento delle spese pubbliche .
Se da un lato l’enunciato esplicita la generalità del dovere contributivo, il principio di commisurazione dell’imposta alle possibilità economiche del contribuente, come si avrà modo di mettere in luce, costituisce un vincolo effettivo per il potere tributario. Vincolo formale è dato invece dal principio di legalità, sancito dall’ art. 23 della Costituzione italiana , in virtù del quale l’Amministrazione non può chiedere più di quanto stabilito in base alla legge nella quale è ivi stesso indicato il presupposto che ha dato luogo al sorgere dell’ obbligazione tributaria. Se si considera inoltre che l’obbligazione tributaria deve in questo schema essere commisurata alla capacità contributiva del soggetto passivo, ne consegue che in assenza di capacità contributiva non vi può essere alcuna obbligazione tributaria .
In base al fondamentale principio di capacità contributiva si pone inoltre un vincolo al legislatore tributario, ulteriore rispetto al generale principio di eguaglianza previsto dall’articolo 3 della Costituzione, il quale certo, anche e soprattutto in ambito fiscale, deve essere rispettato dal legislatore .
Con ciò, viene punto da chiedersi quando in concreto sussista la capacità contributiva quale fondamento del dovere contributivo.
[...]
Una differente struttura del Sistema fiscale è invece ravvisabile nell’ordinamento tedesco nel quale la Costituzione non stabilisce che il dovere fiscale sia fondato sulla capacità contributiva dei soggetti passivi. Cionondimeno il potere tributario dello Stato non è assoluto è incontra anzi precisi limiti nelle posizioni soggettive che trovano tutela nel Testo Costituzionale, come il diritto di proprietà e la tutela della famiglia . Il principio di capacità contributiva è inoltre derivato dal principio di eguaglianza, e in tal modo viene considerato principio vincolante per il legislatore tributario, in qualità di parametro di commisurazione dell’imposta “più conforme in assoluto” allo stato di diritto.
Il principio di capacità contributiva viene così invocato insieme alla tutela del matrimonio e della famiglia previsti in Costituzione a giustificazione dell’istituto della ripartizione dei redditi fra i coniugi ai fini della tassazione del reddito di questi ultimi, così da non giustificare tale metodo di calcolo alla stregua di una mera agevolazione fiscale. In tal modo, per ciò che propriamente attiene il dovere fiscale, da commisurarsi al reddito quale manifestazione di capacità contributiva, alla base del metodo di calcolo dell’imposta sui redditi per il quale i coniugi possono optare, c.d. splitting, si pone la giusta e necessaria considerazione della condivisione delle risorse reddituali che effettivamente si realizza fra i coniugi . Ragioni che giustificherebbero, peraltro, la considerazione della condivisione delle medesime risorse reddituali anche per ciò che attiene i figli, motivo per il quale si invoca infatti da parte della dottrina tedesca l’introduzione del c.d. familiensplitting .
Un rilievo fiscale del nucleo familiare complessivamente considerato è invece previsto nell’ordinamento francese, dove a livello costituzionale è previsto il principio di commisurazione dell’imposta alle facultés del soggetto passivo. Il principio di capacità contributiva che ivi si desume imporrebbe proprio di tenere in considerazione, rispetto al dovere contributivo, le spese necessarie alle esigenze di vita della famiglia. Tale necessità è infatti realizzata, per ciò che concerne l’imposta sul reddito, utilizzando il c.d. metodo del quoziente familiare, calcolandosi così l’imposta dovuta, secondo la capacità contributiva del soggetto passivo considerati sia tutti i membri che tutti i redditi annoverabili all’interno di un “focolare familiare”, definito in Francia “foyer fiscal” .
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Thomas Yang |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Marco Miccinesi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 219 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Problematiche attuali dell'imposizione personale sul reddito
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi