I rapporti tra sanzioni amministrative tributarie e penali tributarie - La problematica del ''Ne Bis in Idem''
Con la stesura del presente lavoro ci si pone l’obbiettivo di analizzare la problematica, sorta a seguito delle ultime pronunce della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in ambito tributario, dell’applicazione del principio del "ne bis in idem", sancito dall’art. 4 del Prot. VII della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e di come tale problematica, posta in rapporto con l’attuale sistema di sanzioni amministrative tributarie e penali tributarie vigenti nel nostro ordinamento, potrà essere affrontata in sede giurisdizionale.
La problematica sulla violazione del principio del "ne bis in idem" è stata di recente oggetto di valutazione da parte della Corte di Cassazione che, lo scorso 15 gennaio con ordinanza 1782 della V° Sezione penale, ha proposto alla Corte Costituzionale due diverse, ma collegate, questioni di legittimità costituzionale in merito e riconducibili alla citata sentenza Grande Stevens c. Italia; con la prima questione di legittimità si richiederebbe al Giudice delle Leggi, un giudizio di tipo manipolativo della norma che ha generato il ricorso alla CEDU – Grande Stevens c. Italia, chiedendo sostanzialmente che la stessa si adegui, prevedendo l’alternatività tra procedimento amministrativo e penale, alla previsione dell’art. 4 del protocollo VII della Convenzione EDU; con la seconda questione di legittimità viene chiesto invece alla Consulta di pronunciarsi sulla modifica dell’art. 649 del Codice di procedura penale prevedendo un nuovo caso di divieto di doppio giudizio, allorquando una precedente pronuncia amministrativa si sia conclusa con sanzione para-penale.
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Informazioni tesi
Autore: | Nuccio Daniele Macri |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | UniCusano - Università degli Studi Niccolò Cusano |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Carla Lollio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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