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I contratti on line

In questi ultimi anni abbiamo assistito a quella che viene definita ''rivoluzione telematico-virtuale''. Il massiccio e crescente utilizzo della rete Internet, ha determinato considerevoli novità non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche nell'ambito del diritto e dell'economia. Quello a cui oggi assistiamo è un fenomeno sociale e culturale di rilievo, tanto che si parla di cultura telematica o cultura digitale collettiva. L'impiego del mezzo elettronico e delle reti telematiche per la contrattazione di beni e per le transazioni finanziarie risale a molto tempo prima che Internet assumesse lo sviluppo attuale. Da molti anni, banche, assicurazioni e industrie si sono dotate di sistemi informatici e di reti telematiche per svolgere la loro attività negoziale.La natura chiusa di tali reti, dirette ad uno scambio di dati fra soggetti appartenenti ad uno stesso gruppo, non aveva sollevato grandi problemi giuridici per la regolamentazione dei rapporti che ne nascevano. Questi soggetti impiegavano la rete condivisa, per la realizzazione di attività amministrative e commerciali anche di grande rilievo economico e finanziario, ma in ogni caso rilevanti solo ed esclusivamente all'interno del circuito delimitato dalla rete chiusa utilizzata. Erano le stesse persone che si servivano della rete a determinare le regole d'impiego e la rilevanza degli atti, dei documenti e delle informazioni che circolavano nella stessa.

Il moltiplicarsi degli scambi telematici e il recente sviluppo della New Economy e dell'E-commerce hanno comportato dirette e inevitabili conseguenze non solo di tipo economico ma anche giuridico.
La continua evoluzione e il dinamismo della materia richiedono una notevole flessibilità ma anche una preparazione e una conoscenza di particolare rilievo. Internet va a toccare diversi settori, dai diritti della persona (in particolare la riservatezza), alla proprietà intellettuale e industriale; dal commercio, dal diritto tributario, al diritto penale (basti pensare alle nuove figure di reati informatici), senza trascurare la pubblica amministrazione e quindi il diritto amministrativo, il diritto del lavoro ecc..
Il giurista deve dare una lettura del fenomeno il più ampia e completa possibile, tenendo conto anche degli apporti dell'informatica e dell'economia. L'oggetto di questo lavoro che è lo studio, dal punto di vista giuridico, dei contratti telematici, cioè di quei contratti conclusi tramite l'uso di elaboratori e reti di Pc, ossia per mezzo di dispositivi informatici e telematici.
Nonostante, in un passato non troppo lontano si sia dubitato circa l'ammissibilità della stessa contrattazione via Internet, la conclusione dei contratti cosiddetti on line oggi è divenuta una realtà economica evidente.
Tale tipologia di negoziazione porta con sè una serie di problemi giuridici, strettamente connessi al mezzo utilizzato, i quali concernono fondamentalmente l'accordo e la forma. Usare Internet al posto degli ordinari mezzi di comunicazione, quali lettera e fax, comporta sicuramente vantaggi, ma anche molti rischi, legati in primo luogo alla sicurezza interna del sistema informatico e, in secondo luogo, alla sua intrinseca internazionalità e natura virtuale. Ogni singolo messaggio che circola sulla rete potrebbe essere intercettato da persona diversa dal destinatario. Per di più non si può essere completamente certi che esso provenga realmente da chi si assume esserne l'autore, o che esso non sia stato alterato.
L'utilizzo di strumenti telematici in campo negoziale ha sollevato questioni di notevole spessore giuridico: si pensi al tema della forma del contratto; alla certezza della provenienza dell'atto; alle modalità di manifestazione del consenso, alla sua efficacia probatoria, al momento ed al luogo di conclusione dello stesso, e, più generalmente, alla possibilità di equiparare il documento informatico al documento cartaceo.
La diffusione di elaboratori elettronici e di documenti non cartacei priva l'uomo dei supporti fisici abituali, mettendo in crisi i criteri di tangibilità e fisicità propri del nostro ordinamento. Degni di nota sono i cambiamenti e le nuove opportunità nel campo delle attività negoziali tra i privati: il passaggio dal documento cartaceo a quello informatico, quale espressione della volontà realizzata attraverso lo strumento elettronico, dà inevitabilmente vita a effetti giuridici di notevole portata che vanno affrontati.

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5 INTRODUZIONE In questi ultimi anni abbiamo assistito a quella che viene definita “rivoluzione telematico-virtuale 1 ”. Il massiccio e crescente utilizzo della rete Internet, ha determinato considerevoli novità non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche nell’ambito del diritto e dell’economia.Quello a cui oggi assistiamo è un fenomeno sociale e culturale di rilievo, tanto che si parla di cultura telematica o cultura digitale collettiva. 2. L'impiego del mezzo elettronico e delle reti telematiche per la contrattazione di beni e per le transazioni finanziarie risale a molto tempo prima che Internet assumesse lo sviluppo attuale. Da molti anni, banche, assicurazioni e industrie si sono dotate di sistemi informatici e di reti telematiche per svolgere la loro attività negoziale.La natura chiusa di tali reti, dirette ad uno scambio di dati fra soggetti appartenenti ad uno stesso gruppo, non aveva sollevato grandi problemi giuridici per la regolamentazione dei rapporti che ne nascevano. Questi soggetti impiegavano la rete condivisa, per la realizzazione di attività amministrative e commerciali anche di grande rilievo economico e finanziario, ma in ogni caso rilevanti solo ed esclusivamente all'interno del circuito delimitato dalla rete chiusa utilizzata. Erano le stesse persone che si servivano della rete a determinare le regole d'impiego e la rilevanza degli atti, dei documenti e delle informazioni che circolavano nella stessa. 1 V. TOSI E. , I problemi giuridici di Internet, Milano, 2001, p. 2. 2 V. BIFULCO M., “Virtuale e ciberspazio” in Il commercio via Internet, a cura di CASSANO G., Piacenza, 2002, p.17. L’autrice definisce la cultura telematica o meglio, la cultura del mondo telematico e di chi lo frequenta, come una cultura che trova credito nella società, tanto presso uomini autorevoli , quanto presso la gente comune e che ha le sue basi nella tecnologia informatica , la quale acquista sempre più diffusione e autonomia; ROGNETTA G, Il commercio elettronico, Napoli 2000, p. 30 ss : “ (….) Internet, (…) costituisce un potente impulso alla costruzione di una società virtuale degerarchizzata e, conseguentemente, di una cibercultura, cioè di una cultura digitale collettiva.”

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