Clausole vessatorie e significativo squilibrio
La materia delle clausole vessatorie è stata oggetto di un recente intervento del nostro legislatore che, in attuazione della dir.com.93/13, ha introdotto nel codice civile (con l.52/96) un nuovo capo XIV bis intitolato “Dei contratti del consumatore”.
Per valutare la portata della riforma introdotta, sembra opportuno premettere dei brevi cenni alla disciplina prevista dal codice civile agli artt.1341-1342 dalla quale sostanzialmente discende la stessa delineazione da parte della dottrina della categoria delle “clausole vessatorie”.
L’ambito di applicazione oggettivo dell’articolo 1341 è limitato alle condizioni generali di contratto, vale a dire a quel complesso di clausole predisposte unilateralmente per disciplinare una serie indefinita di rapporti contrattuali: stabilisce il legislatore che l’efficacia delle condizioni generali di contratto è subordinata alla conoscenza o conoscibilità delle stesse al momento della conclusione del contratto. La categoria delle “clausole vessatorie” è stata coniata dalla nostra dottrina per indicare quell’elenco tassativo di clausole di cui al II comma dell’art.1341 che, in quanto ritenute dal legislatore particolarmente onerose, sono efficaci solo se oggetto di specifica approvazione scritta da parte dell’aderente. L’art.1342, sulla disciplina dei contratti conclusi mediante moduli o formulari, richiama interamente tale disposizione.
Pur essendo stato il nostro ordinamento uno dei primi a prevedere una disciplina ad hoc, il sistema di tutela del codice civile (di carattere meramente formale e limitato, dal punto di vista oggettivo, all’elenco tassativo di clausole di cui all’art.1341 II comma) divenne presto superato. Già a partire dagli anni settanta la migliore dottrina italiana, auspicava infatti un intervento del legislatore che introducesse una riforma organica della disciplina de qua, divenuta ormai sempre più urgente a fronte della diffusione del fenomeno della contrattazione di massa.
L’atteso intervento si è avuto tuttavia solo di recente, con l’attuazione (peraltro tardiva) della dir.com.93/13. La portata della riforma introdotta è stata notevole dal momento che, al sistema di cui agli artt.1341-2 del codice civile, si è aggiunto un sistema di tutela non più limitato al fenomeno delle condizioni generali di contratto, ma esteso a tutte le clausole che non siano state oggetto di negoziato individuale, ma, soprattutto, un sistema di tutela sostanziale, in base al quale cioè il controllo sulle clausole vessatorie non si basa semplicemente su una verifica formale della effettività del consenso dell’aderente al contratto (con la sottoscrizione “specifica” delle clausole vessatorie), ma prevede una formula generale (sulla scorta della Generalklausel dell’A.G.B.Gesetz del 1976) in base alla quale è possibile valutare in concreto la vessatorietà delle clausole sottoscritte, così estendendo notevolmente la sfera di tutela del consumatore.
L’art.1469bis cod.civ., introdotto dalla menzionata l.52/96 stabilisce infatti che “nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista […] si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto”: il significativo squilibrio è quindi, in base alla nuova normativa, il parametro fondamentale di valutazione della vessatorietà delle clausole.
L’oggetto della ricerca in considerazione è rappresentato dall’interpretazione della clausola generale di cui all’articolo menzionato nonché dalla valutazione delle sue potenzialità applicative.
Assume quindi particolare importanza la valutazione del rapporto tra il concetto di buona fede, richiamato dall’art.1469 bis, ed il parametro fondamentale del significativo squilibrio.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppina Zoccali |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Raffaele Tommasini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
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