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I giovani e le nuove forme della partecipazione politica

La tesi ha l’obiettivo di esaminare il consumo politico giovanile e di chiarire quali sono le modalità di interazione tra la politica e i giovani, nella misura in cui mentre alcuni giovani vivono un rifiuto delle pratiche tradizionali dell’agire politico, altri si riconoscono maggiormente nella militanza politica attraverso l’utilizzo dei new media come nuovi canali e nuove forme di partecipazione politica. I nuovi media, Internet su tutti, hanno contribuito alla circolazione fluida dell’informazione, hanno permesso alla politica di comunicare meglio con gli elettori, di coinvolgere maggiormente il cittadino, rendendolo parte attiva dei cambiamenti sociali. In particolar modo la disaffezione dei giovani nei confronti delle istituzioni e dei partiti è alla base di una critica dei fondamenti stessi della partecipazione convenzionale approdando a forme partecipative dal basso, dirette e non convenzionali, che alle istituzioni sostituiscano spazi auto-organizzati.
In questa prospettiva il quadro delle forme in cui la partecipazione si manifesta si va ampliando, includendo gruppi, associazioni, movimenti e mobilitazioni di massa.
La comunicazione in rete ha infatti, in epoca moderna, anche dato avvio a casi di mobilitazione sociale e manifestazioni globali che hanno fatto nascere una serie di reti politiche online grazie alle quali i giovani possono ottenere informazioni e organizzare vere e proprie mobilitazioni per far sentire la loro voce e raggiungere i propri fini, che altrimenti, con le forme tradizionali e ormai obsolete della partecipazione politica non sarebbero stati in grado di perseguire. Inoltre l’utilizzo di canali quali Internet, social network, blog per lo scambio di informazioni politiche, ha permesso negli ultimi anni di avvicinare i giovani, più pratici nell’utilizzo di questi mezzi, agli organi della politica, ai partiti, e offrire loro la possibilità di interagire, comunicare e partecipare attivamente con proprie idee e proposte al dialogo con gli esponenti della politica.Barack Obama lo ha fatto durante la sua campagna elettorale e dopo la vittoria delle elezioni presenziali. Ha usato il Web, ha vinto le elezioni insieme e anche grazie al Web. Si è fatto conoscere in poco tempo dal popolo americano, si è guadagnato la loro fiducia, si è reso trasparente attraverso l’apertura di diversi siti Internet che ritraevano la sua figura umana e politica. Ha usato uno dei maggiori social network in circolazione, Facebook e, al fine di creare localmente piccole comunità di sostenitori che si riconoscessero reciprocamente, ha trasmesso discorsi e messaggi alla nazione attraverso YouTube, facendo arrivare la sua voce direttamente nelle case degli americani. Nel primo capitolo verrà presentata una rassegna dei contributi teorici ed empirici allo studio della partecipazione politica. Nel secondo capitolo, si analizzeranno i meccanismi che hanno portato le nuove generazioni al distacco nei valori tradizionali e quindi alla disaffezione e alla poca informazione politica. Dalle varie forme di attivismo politico che si sono susseguite negli anni, a seguito di cambiamenti storico-culturali, si arriverà fino alle nuove generazioni con particolar attenzione alle forme di partecipazione non convenzionale e ai nuovi movimenti sociali che, oggi, in particolare tra i giovani, si manifestano attraverso l’uso della rete Internet.
Verranno presi in esame casi di attivismo politico giovanile in rete, come i movimenti ecologisti, no global, e infine, i centri sociali. A questo scopo verrà presentata l’influenza del Web 2.0 (blog, forum, chat, social network) nella partecipazione politica, come ruolo fondamentale nella trasformazione dei rapporti sociali e quindi le possibilità di utilizzo di questo strumento da parte dei politici durante le loro campagne elettorali in Italia e in particolar modo in America.Nel terzo capitolo infatti si riprenderà il discorso sul ruolo comunicativo e persuasivo del Web, con un’attenzione speciale ai Social Network Site (SNS), il più conosciuto Facebook, e all’influenza che questi mezzi esercitano sui giovani sia per quanto riguarda le loro relazioni sociali, sia per quanto concerne il loro impegno politico. Grazie a Facebook oggi i giovani, anche quelli più sfiduciati o distanti dalla politica, possono commentare nella loro pagina personale l’andamento di un soggetto politico, possono votarlo o farlo votare, scrivergli o aggiungerlo come amico.
Un’attenzione particolare sarà quindi rivolta a Barack Obama e alla sua capacità di costruire il discorso politico in rete durante la sua campagna per le elezioni presidenziali del 2008. Tramite il Web e i SNS egli ha potuto raccogliere fondi, reclutare volontari, e soprattutto utilizzare un linguaggio politico vicino ai giovani, la cosiddetta Generazione Obama, facendo in modo che loro si sentissero parte attiva della sua campagna elettorale e vicini al candidato stesso, tanto da vederlo più come un amico che come un politico.

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3 Introduzione La tesi ha l’obiettivo di esaminare il consumo politico giovanile e di chiarire quali sono le modalità di interazione tra la politica e i giovani, nella misura in cui mentre alcuni giovani vivono un rifiuto delle pratiche tradizionali dell’agire politico, altri si riconoscono maggiormente nella militanza politica attraverso l’utilizzo dei new media come nuovi canali e nuove forme di partecipazione politica. L’impegno politico delle nuove generazioni si è infatti configurato, nell’ultimo decennio, come sempre più intermittente e superficiale, causa la scarsa fiducia nelle istituzioni e il disinteresse per argomenti politici che non rispecchiano le idee e i valori delle giovani generazioni. Il percorso tematico parte dal cambiamento dei mezzi di comunicazione e d’informazione che, rendendo la conoscenza e la fruibilità dei dati molto più semplice e immediata, hanno cambiato la partecipazione, rinnovandola profondamente. I nuovi media, Internet su tutti, hanno contribuito alla circolazione fluida dell’informazione, hanno permesso alla politica di comunicare meglio con gli elettori, di coinvolgere maggiormente il cittadino, rendendolo parte attiva dei cambiamenti sociali. Si analizzerà in che modo i new media sono diventati protagonisti nella produzione e nella diffusione della comunicazione politica e in che modo ciò ha influenzato la stessa comunicazione politica dei partiti e di conseguenza la partecipazione politica dei cittadini. In particolar modo la disaffezione dei giovani nei confronti delle istituzioni e dei partiti è alla base di una critica dei fondamenti stessi della partecipazione convenzionale approdando a forme partecipative dal basso, dirette e non convenzionali, che alle istituzioni sostituiscano spazi auto-organizzati. In questa prospettiva il quadro delle forme in cui la partecipazione si manifesta si va ampliando, includendo gruppi, associazioni, movimenti e mobilitazioni di massa. La comunicazione in rete ha infatti, in epoca moderna, anche dato avvio a casi di mobilitazione sociale e manifestazioni globali che hanno fatto nascere una serie di reti politiche online grazie alle quali i giovani possono ottenere informazioni e organizzare vere e proprie mobilitazioni per far sentire la loro voce e raggiungere i propri fini, che altrimenti, con le forme tradizionali e ormai obsolete della partecipazione politica non sarebbero stati in grado di perseguire.

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