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Il mercato delle Energie Rinnovabili in Italia: elementi economici e finanziari a confronto con il modello tedesco

Cosa sono realmente le Energie Rinnovabili? Perché in Italia siamo ancora energeticamente dipendenti dal fossile e dal nucleare estero e, nonostante copiosi investimenti in Eolico e Fotovoltaico, perché la produttività è così limitata? Perché la Germania, a differenza del nostro Paese, è riuscita a fare delle Energie Rinnovabili un caposaldo dell'economia di sviluppo? Il settore delle energie rinnovabili in Italia è economicamente efficiente?
Ecco la risposta a tutto questo, e non solo...

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5 Introduzione L’interesse dell’uomo nei confronti della tutela dell’ambiente ha antiche origini: già a partire dalla seconda metà del XIII secolo - si narra - Edoardo I, sovrano di Inghilterra, firmò un editto atto ad impedire l’utilizzo di carbone, col fine unico di evitare livelli eccessivi di emissioni di fumi ritenuti dannosi per la salute dell’uomo. All’epoca, però, il problema ambientale coinvolgeva la coscienza di pochi individui. L’uomo stentava a sentirsi parte integrante dell’ambiente, vedendo in esso un mero mezzo attraverso cui approvvigionarsi delle risorse necessarie alla sopravvivenza e alla sussistenza, una fonte inesauribile di materie prime e di prodotti, uno strumento da gestire al meglio per sancire la supremazia su tutta la natura, soddisfacendo i propri bisogni. Concetti come la scarsità delle risorse, l’inquinamento e le conseguenze sulla salute degli uomini e del pianeta erano poco considerati. Tra il XVIII e il XIX secolo si comprese l’importanza fondamentale di considerare la relazione tra l’aumento demografico e la gestione delle risorse naturali, col fine di soddisfare il fabbisogno dell’intera popolazione mondiale. È in questo periodo che Thomas Robert Malthus scrisse il suo celebre Saggio sul principio di popolazione 1 , nel quale sosteneva che il progressivo incremento demografico avrebbe reso necessarie coltivazioni sempre più copiose, rendendo i terreni meno fertili e causando, per tale ragione, penuria di risorse necessarie alla sussistenza e, in ultima istanza, l’arresto dello sviluppo economico. Numerose furono le critiche rivolte al pastore anglicano del principio di popolazione, soprattutto ad opera di Ralph Waldo Emerson – uno dei più grandi esponenti del pensiero 1 “An essay of the principle of the population as it affects the future improvement society”. La prima edizione risale al 1798. Nel corso degli anni seguirono altre cinque edizioni aggiornate, fino all’ultima del 1826.

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