Algoritmi di compressione delle immagini digitali in radiologia: standard JPEG2000
Il lavoro si inquadra in una valutazione sul possibile utilizzo di metodi di compressione che l’Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano intenderebbe fare in risposta alle problematiche di archiviazione e trasmissione delle immagini nel proprio sistema PACS.
Vengono brevemente richiamati alcuni concetti generali delle immagini diagnostiche (in particolare di quelle di tipo digitale), della percezione psicofisica degli elementi utili per una diagnosi e dei sistemi informatici di archiviazione e trasmissione delle immagini (PACS), con riferimento al protocollo DICOM.
Successivamente, partendo da richiami sui concetti generali della teoria dell’informazione che stanno alla base dei metodi di compressione sia reversibili (lossless) sia irreversibili (lossy), ci si sofferma sui metodi che implementano tecniche di codifica a trasformate. In particolare si illustrano
i principali standard di compressione, il JPEG e il più recente JPEG2000. Di quest’ultimo, basato su trasformata wavelet, si mettono in luce i punti più innovativi e di forza: dominio spazio/frequenza; controllo sulla scala dei dettagli (scalabilità); possibile definizione di ROI; assenza degli effetti di bordo; robustezza agli errori di trasmissione...
Viene infine presentato un confronto tra i formati JP2 e JPG nel caso di codifica lossy, dapprima eseguendo delle simulazioni su alcuni fantocci geometrici per poi concludersi su reali immagini anatomiche, nello specifico CR (computerized radiography), CT (computerized tomography), MRI (magnetic resonance image). I risultati, basati sulla valutazione di alcuni parametri caratteristici che esprimono il grado di fedeltà dell’immagine ricostruita rispetto all’originale, evidenziano la superiore efficienza di compressione di JP2 ma anche una forte variabilità, in termini proprio di efficienza di compressione, al punto tale da non poter prescindere in fase di codifica né dalla specifica modalità diagnostica che ha prodotto l’immagine né dal distretto anatomico di interesse.
Si conclude che la possibilità di applicare questo standard nel contesto di una radiologia merita di essere approfondita. La legislazione vigente non consente compressioni con perdita, ma la flessibilità di questo standard e la possibilità di controllo sul mantenimento di particolari di interesse fa prevedere che questo limite possa essere un giorno superato, consentendo fattori di compressione più spinti senza perdita dei particolari di rilievo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Federico Mobrici |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Politecnico di Milano |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria dell'informazione |
Relatore: | Giuseppe Baselli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Tecniche di codifica a doppia scansione
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi