Rating ambientale di credito. Nuovi strumenti per misurare il rischio ambientale d'impresa nelle istruttorie di fido alla luce del Nuovo accordo di Basilea
Questo lavoro trae spunto dal Nuovo accordo di Basilea, le cui regole come è noto entreranno in vigore entro il 2006 ed imporranno alle banche l'adozione di nuovi e più analitici sistemi per la misurazione del rischio di credito. Tra le novità più consistenti introdotte nel primo pilastro dell'Accordo ricordiamo: l'apertura ai modelli di rating interno per la misurazione del rischio creditizio e l'allargamento alla valutazione dei rischi operativi. In particolare in questo lavoro è stato studiato il rischio ambientale legato alla concessione dei finanziamenti alle imprese da parte delle banche e come tale rischio può essere gestito e valutato attraverso lo strumento del rating. Le imprese affidate dunque per effetto delle loro attività (o delle caratteristiche del patrimonio) possono produrre danni ambientali tali da generare conseguenze negative dirette o indirette anche per le banche. Per effetto del regime di responsabilità vigente nello Stato in cui la banca opera, questa può essere ritenuta corresponsabile dei danni ambientali prodotti dalle imprese che ha finanziato; per cui potrebbe essere costretta a sostenere i costi di ripristino dello stato dei luoghi(rischi diretti). Esistono poi una serie di rischi indirerri legati alla solidità economico finanziaria dell'affidato, per cui l'impresa finanziata potrebbe rivelarsi in tutto o in parte insolvente dovendo rispondere dei danni ambientali. Ancora vi è un rischio legato alla solidità patrimoniale dell'affidato per cui potrebbe verificarsi una perdita di valore negli asset patrimoniali o nelle garenzie immobiliari concesse a fronte del finanziamento per problemi di inquinamento. Infine una banca potrebbe incorrere nel cosidetto rischio di reputazione (o rischio di immagine) per cui acquisire l'appellativo di "banca dell'impresa inquinante", con le relative conseguenze negative che ne possono derivare nei rapporti con investitori, clienti ed in generale tutti gli stakeholders. Il rischio ambientale connesso alle attività e ai progetti di investimento delle imprese finanziate entra dunque direttamente nel profilo di rischio complessivo delle stesse, e come tale deve essere attentamente valutato e gestito. Lo strumento che consente di includere la variabile ambientale all'interno del tradizionale processo di erogazione del credito è il rating ambientale di credito. questo permette di valutare e individuare i potenziali rischi ambeintali connessi alle attività delle imprese che presentano domande di finanziamento o ai relativi progetti di investiemnto, e di sintetizzare tali valutazioni attraverso un giudizio sitentico (rating appunto) utilizzato successivamente dalla banca per definire il profilo di rischio complessivo del cliente e il relativo prezzo del finanziameto.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Rabito |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Tommaso Sediari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 272 |
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