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Tutela dell’ambiente e strumenti tributari per la gestione ottimale di rifiuti e imballaggi

Questo elaborato ha l’obiettivo di presentare il percorso evolutivo negli ultimi cinquant’anni della politica ambientale interna e comunitaria, il quale ha permesso l’implementazione dei principi fondamentali per la tutela dell’ambiente. Tali principi sono indispensabili per l’attuazione di specifici strumenti di intervento ambientale, che si configurano in strumenti di tipo autoritativo e strumenti di mercato. All’interno di questi ultimi emergono gli strumenti tributari, i quali si ritengono essere i più efficaci al fine di “orientare il mercato verso nuovi, più efficienti e concorrenziali, modelli di produzione”. L’analisi dei vari strumenti a disposizione delle istituzioni e dei principi su cui si fonda la tutela ambientale risulta indispensabile al fine di affrontare la questione della gestione dei rifiuti e degli imballaggi. In particolar modo l’elaborato mette in evidenza il passaggio da una gestione dei rifiuti non sostenibile, le cui principali soluzioni d’intervento sono lo smaltimento in discarica e l’incenerimento, verso una gestione capace di promuovere la prevenzione e il recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, al fine di ridurre al minimo l’esistenza dei rifiuti nell’ambiente.
Tutto ciò risulta essere realizzabile attraverso una gestione integrata che controlla l’intera filiera dei rifiuti e attraverso l’imputazione dei costi secondo il principio “chi inquina paga” e il principio della “responsabilità estesa del produttore”.
Verrà analizzata pertanto la TARI che, sulla base del principio “chi inquina paga”, è lo strumento tributario nazionale che pone in capo al consumatore la responsabilità per i rifiuti urbani da lui prodotti, dei quali è chiamato a sostenere gli oneri di gestione del servizio erogato dalla Pubblica Amministrazione.
Diversamente, nel caso degli imballaggi, la responsabilità retrocede in capo ai loro produttori ed utilizzatori, responsabili di aver immesso sul mercato beni destinati a trasformarsi in rifiuti in tempi brevi. La gestione dei rifiuti da imballaggio è pertanto
realizzata dai soggetti coinvolti nel settore attraverso un sistema a base consortile, il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI). Il CONAI, al fine di ripartire il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggio, applica in capo ai consorziati il contributo CONAI, che viene commisurato in base alla quantità e alla tipologia dell’imballaggio. In particolare, verrà approfondita la gestione degli imballaggi in plastica, che negli anni ha destato preoccupazioni allarmanti riguardo le conseguenze dello smaltimento incontrollato di questo materiale nell’ambiente e per la salute umana, e di come il CONAI ha scelto di utilizzare la leva contributiva al fine di incentivare la riduzione della produzione dei rifiuti di imballaggi in plastica e il loro impatto ambientale attraverso la diversificazione contributiva.
Per concludere verrà analizzato il processo di transizione dell’Unione Europea e dell’Italia verso l'economia circolare, ossia un’economia capace di rigenerarsi in maniera autonoma, nel quale “il valore dei prodotti e dei materiali si mantiene il più a lungo possibile; i rifiuti e l'uso delle risorse sono minimizzati e le risorse mantenute nell'economia quando un prodotto ha raggiunto la fine del suo ciclo vitale, al fine di riutilizzarlo più volte e creare ulteriore valore”
Verranno descritte le principali misure di natura fiscale a sostegno della transizione verso l’economia circolare, in particolare le agevolazioni fiscali volte a promuovere l’acquisto di imballaggi prodotti con materiali biodegradabili e compostabili e di beni composti prevalentemente da materiali riciclati.
Infine, saranno analizzate le politiche di contrasto per l’inquinamento, in particolare quello generato dai prodotti in plastica, attraverso restrizioni e divieti di distribuzione di particolari prodotti monouso e della recente introduzione dell’imposta MACSI (imposta sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego) all’interno dell’ordinamento italiano, come misura volta a disincentivare l’impiego degli imballaggi monouso in plastica e promuovere l’uso di imballaggi ecocompatibili.

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4 Introduzione La tutela dell’ambiente e della salute hanno assunto un’importanza crescente nelle agende politiche internazionali e comunitarie, sempre più orientate a promuovere l’educazione ad uno sviluppo sostenibile, “che soddisfi i bisogni presenti senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri” 1 . I modelli economici tradizionali, basati sul processo «estrarre, produrre, possedere, gettare» hanno permesso sì una rapida crescita dell’economia e della ricchezza ma, al contempo, lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e l’inquinamento generato da questi processi hanno prodotto enormi danni ambientali all’intero ecosistema con rilevanti ripercussioni sulla salute dell’uomo. I rifiuti, che nell’ultimo secolo sono cresciuti in maniera esponenziale, sono stati finora trattati come un “problema” da gestire al minor costo possibile. Tale considerazione ha condotto ad uno smaltimento incontrollato degli stessi nel suolo e nei mari, con conseguenze catastrofiche per l’ambiente e per la società. Il degrado ambientale, il cambiamento climatico, il sovraconsumo, la crescita economica illimitata hanno condotto le istituzioni a ritenere indispensabile un cambiamento strutturale del sistema economico e sociale, il quale deve condurre verso un nuovo modello di economia che rispetti l'ambiente, che non produca rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse. In questa ottica i rifiuti non sono più considerati un problema, ma un’opportunità economica e sociale per i cittadini e per lo sviluppo del Paese. Per realizzare ciò è indispensabile che le istituzioni implementino significative modifiche legislative, volte ad incentivare tutti gli attori economici ad adottare comportamenti virtuosi in merito all’ambiente e alla sua tutela attraverso l’introduzione di strumenti di intervento. Questo elaborato ha l’obiettivo di presentare il percorso evolutivo negli ultimi cinquant’anni della politica ambientale interna e comunitaria, il quale ha permesso l’implementazione dei principi fondamentali per la tutela dell’ambiente. 1 Rapporto Brundtland, Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (WCED), 1987

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