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Risparmio energetico e mobilità sostenibile

L’obiettivo iniziale di questo lavoro era di mettere a confronto le varie tecnologie alternative presenti sul mercato al fine di tracciare una linea evolutiva del sistema di trasporto su gomma, ed analizzare l’utilizzo delle auto z.e. quale modalità di trasporto innovativa e principale per l’immediato futuro, per risolvere problemi sia di natura ambientale che economica.
Alla luce delle considerazioni effettuate, adottare un sistema dei trasporti basato sulla mobilità sostenibile diventa indispensabile per ridurre i danni causati dall’inquinamento, sull’uomo e sull’intero ecosistema, senza dimenticare i benefici di natura economica che, alla lunga, un sistema di questo tipo sarebbe in grado di generare.
Dalla ricerca svolta è emerso che, per sostituire le auto in circolazione che utilizzano carburanti di origine fossile, è necessario intraprendere un percorso graduale che muova inizialmente dai miglioramenti incrementali delle auto tradizionali, aumentandone l’efficienza, e passi poi attraverso l’utilizzo dei combustibili alternativi a minor impatto ambientale, sfruttando cosi le tecnologie già esistenti.
Per questo motivo, il Parlamento Europeo ritiene che per centrare detti obiettivi sia necessario adottare diverse politiche che si sostengano e si compensino a vicenda, coinvolgendo un numero sempre maggiore di attori.
Queste misure dovrebbero riguardare principalmente 3 punti:
1. SVILUPPO TECNOLOGICO; cioè aumento dell’efficienza energetica mediante l’uso di nuove tecnologie e combustibili alternativi.
2. STRUMENTI DI MERCATO; cioè l’imposizione di tasse/tariffe e di incentivi fiscali che agevolino l’introduzione sul mercato delle vetture z.e., scoraggiando l’uso di motori inquinanti.
3. MISURE DI ACCOPPIAMENTO; ossia ottimizzare l’uso dei mezzi di trasporto pubblico e di moderne infrastrutture che favoriscano un cambiamento nelle abitudini delle imprese e dei singoli cittadini (come il car pooling, il car sharing, ecc)
Solo con l’introduzione coordinata di detti interventi sarà possibile ridurre la dipendenza energetica complessiva del sistema dei trasporti, al quale attualmente è possibile imputare un terzo del consumo totale di energia nell’U.E.
I limiti delle auto tradizionali a carburante di origine fossile relativi all’inquinamento, e i continui aumenti nel prezzo di benzina e gasolio, hanno poi spinto l’attenzione di tutti verso alternative tecnologiche che non soffrono di questi problemi, come le auto elettriche o quelle alimentate da idrogeno.
Queste alternative rappresentano soluzioni all’avanguardia, che in un futuro non troppo lontano saranno certamente adottate, ma attualmente sono soluzioni o in via di sviluppo o ancora troppo costose e, quindi, non ancora in grado di competere alla pari con le vetture convenzionali.Per questo motivo l’attacco globale alle vetture tradizionali è, per ora, riservato ai veicoli a minor impatto ambientale, quali i veicoli a metano e a GPL, quelli alimentati da biocombustibili, o quelli equipaggiati con motori ibridi.
Queste sono tutte soluzioni vantaggiose sia in termini di costi che di consumi e, anche se non sono z.e., consentono cmq di realizzare una concreta riduzione delle emissioni di sostanze nocive rispetto ai veicoli alimentati da carburanti convenzionali.
Il futuro però è rappresentato dalla trazione elettrica che consentirà di raggiungere il tanto desiderato z.e. Infatti, una volta superati i problemi relativi alla limitata autonomia, legati principalmente alla scarsa presenza di punti di ricarica, e quindi di infrastrutture, e i problemi relativi ai costi, che si potranno ridurre attraverso economie di scala, sarà possibile fare di questa tecnologia lo standard principale, soprattutto in virtù dei continui aumenti nel prezzo della benzina e del gasolio.
In conclusione, è importante sottolineare che alla base di tutto ci siamo sempre noi cittadini, di conseguenza serve che ognuno recepisca questa nuova mentalità e che cominci a farla propria in ogni contesto. Lo spot deve essere uno ed uno soltanto: cambiare mentalità per cambiare mobilità.

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6 INTRODUZIONE I continui cambiamenti climatici, la notevole dipendenza dal petrolio, l’instabilità politica dei paesi fornitori e l'aumento della sensibilità ambientale nei consumatori spingono il settore automobilistico a continue e profonde considerazioni sulle tecnologie, sulle forme d’uso delle automobili e sui trasporti in generale. Ai combustibili fossili è possibile attribuire la nascita della società attuale: infatti, l’inizio della rivoluzione industriale inglese è da imputare soprattutto alla presenza in questo territorio di numerosi giacimenti carboniferi; ed è proprio da questo momento storico che l’utilizzo dei combustibili fossili è cresciuto notevolmente, finendo per affermarsi, nella seconda metà del ventesimo secolo, come fonte energetica principale. Successivamente le quantità di gas serra presenti nell’atmosfera sono sensibilmente aumentate, provocando un progressivo innalzamento della temperatura del pianeta e determinando significativi cambiamenti climatici. Negli ultimi decenni, nelle aree più industrializzate, normative sempre più pressanti hanno indotto i produttori d'auto a migliorare continuamente le tecnologie e a sperimentare nuove soluzioni. Si è così passati dall'utilizzo di motori alimentati a gas (metano,GPL), a bioetanolo, ad auto ibride e ad idrogeno ma, ad oggi, nessuna di queste alternative è riuscita realmente ad imporsi come possibile antagonista ai combustili fossili. Tuttavia malgrado questi "fallimenti", negli ultimi anni l'attenzione dei

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Bertolo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e amministrazione delle imprese
  Relatore: Salvatore Chiricosta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 129

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