Punti di forza e di debolezza del Turismo Sociale: il caso della Marmilla
Il turismo, che alle origini dell’industrializzazione era da considerare come un consumo inessenziale, oggi è consolidato consumo essenziale in quanto risponde a specifici obblighi legati alla sopravvivenza sociale dell’individuo. Da questo punto di vista, il turismo, nelle sue varie forme e modalità che si sono stratificate nel corso degli anni, trova posto nel set di beni che compongono il pacco-standard dei consumatori delle società moderne. Questa riflessione permette allora di asserire che i membri delle società industriali considerano ormai la vacanza come un diritto.
Non averlo capito in tempo è una delle cause della perdita di mercato, di flussi turistici, di situazioni di crisi.
In questo contesto, si spiega l’apparente mistero delle statistiche, che misurano nel 2004 una crescita di presenze turistiche, proprio quando molti operatori lamentano il forte calo dei clienti organizzati dai tour operators. La spiegazione sta nel fatto che oltre l’80 per cento del movimento turistico è prodotto da motivazioni religiose, di assistenza agli anziani (da parte dei Comuni), da ragioni di cura e salute, dai programmi Erasmus per i giovani, da scelte familiari, sportive, culturali e dai tanti altri impulsi e bisogni della natura umana e del vivere di oggi che hanno influenza sui movimenti delle persone, sono rilevati come turistici dalla statistica, ma difficilmente si possono inquadrare tra il turismo di vacanza condizionato dal reddito.
Si parla allora di Turismo Sociale: nato come esigenza ed istanza solidale tendente a favorire l’accesso al turismo di quelle classi sociali economicamente deboli ed emarginate, oggi viene riconosciuto come la forma di riconoscimento più alta del fatto che la vacanza sia un diritto, viene identificato come il cosiddetto “turismo per tutti” e può essere considerato come il complesso di quelle attività turistiche che favoriscono l’incontro e la socializzazione tra le persone, tra i popoli, rispondendo ad un sempre più diffuso bisogno di relazioni.
Con tale lavoro si pongono in evidenza i contenuti molteplici del turismo sociale, la sua valenza ai fini dello sviluppo locale e globale grazie alla sua dimensione glocial, e si dimostrano le potenzialità che il fenomeno potrebbe rivestire all'interno dello sviluppo economico, sociale e culturale dell'area centrale della Sardegna denominata Marmilla.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona Floris |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Gestione dei Servizi Turistici |
Relatore: | Giuseppe Melis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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