La Bancassicurazione Vita in Italia: un confronto in termini di redditività tra le diverse compagnie vita
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta e nel corso degli anni Novanta, i diversi comparti dell’intermediazione finanziaria hanno mostrato una forte tendenza all’integrazione. In particolare, in Europa la combinazione tra attività bancaria e assicurativa, conosciuta come “Bancassicurazione”, ha preso avvio in Francia sotto la spinta di una serie di cambiamenti di natura strutturale che hanno modificato gli equilibri dei mercati finanziari, dopo che per lungo tempo la possibilità per le banche di operare nel mercato assicurativo era stata ostacolata da una regolamentazione che vietava tale business al fine di preservare l’equilibrio del mercato. Da qui l’affermarsi delle diverse forme di bancassicurazione, con una prevalenza dell’iniziativa bancaria, anche se non mancano i casi di assurbanking.
Il fenomeno della bancassicurazione ha avuto successo non solo in Europa, sollecitando l’interesse del mondo accademico. Tuttavia, come sottolineato da Chen et al. (2009), la maggior parte degli studi sono di natura solo descrittiva, cioè si limitano a spiegare le ragioni del successo della bancassicurazione elencandone vantaggi e svantaggi. Il motivo del minor numero di studi empirici deriva dalla scarsità dei dati a disposizione; motivazione economica che spinge le banche ad entrare in questo business, c’è anche lo sfruttamento di eventuali sinergie di costi e di ricavi; però gli studi che analizzano questi ultimi aspetti sono in minor numero.
Lo scopo di quasi tutti questi lavori si concentrano sull’ipotesi di diversificazione del rischio, supponendo che le banche che operano nel settore assicurativo migliorino il profilo rischio-rendimento del proprio portafoglio. La diversificazione del rischio però non è l’unica questa tesi è capire se le compagnie bancassicurative siano più o meno profittevoli delle compagnie indipendenti, e se tra le due vi sia una differenza nel business mix offerto. A tal proposito le domande di ricerca alle quali intendiamo rispondere sono le seguenti:
Esiste una differenza nel business mix di prodotti offerti dalle diverse compagnie vita?
Esiste una forma societaria più profittevole di un’altra?
Per rispondere alle domande di ricerca, si conduce un’analisi empirica su un campione di 407 osservazioni estratte dal sito dell’ISVAP per il quinquennio 2006-2010. Nell’analisi ci si concentra esclusivamente sul mercato italiano delle assicurazioni sulla vita. Nel campione sono classificate come compagnie bancassicurative quelle compagnie che sono: possedute o controllate da banche con una partecipazione di controllo superiore al 51% (CB) o che sono di proprietà congiunta di banche e assicurazioni (JV), ricomprendendo sia i casi di joint venture paritetica che non. Le compagnie così classificate sono poste a confronto con le compagnie indipendenti (IC), sulla base di una serie di indici di bilancio rappresentativi della dimensione, dell’efficienza, della redditività, dell’indebitamento e del business mix offerto.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Salvatori |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Finanza |
Relatore: | Ornella Ricci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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