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Il ruolo degli incubatori nello sviluppo della nuova impresa

La creazione di nuove imprese è un fenomeno che riveste un’estrema rilevanza date le sue implicazioni sia in termini d’apporto innovativo e di sviluppo dei diversi settori, sia per lo sviluppo economico territoriale. Il motore principale della nascita di nuove imprese risiede nell’architettura e nella concorrenzialità del sistema di ricerca, nella sua flessibilità e capacità di generare nuove opportunità di crescita economica attraverso la formazione di capitale umano qualificato e anche nel contesto di programmi “mission oriented “ che combinano la ricerca scientifica di base con quella applicata .
In un’economia come quella odierna, di tipo knowledege driven, la competitività del sistema riguarda la capacità delle imprese di competere nei settori scienze- based, e uno degli interventi per riuscirci è attivare meccanismi virtuosi di selezione di idee innovative d’impresa e accelerare il loro processo di sviluppo. L’analisi dei fattori critici di successo per le start-up costituisce una conferma dell’utilità degli incubatori quale strumento di sostegno all’imprenditorialità, aventi proprio come obiettivi la minimizzazione dei costi (attraverso la condivisione di strutture, spazi e servizi), l’assistenza nella redazione del business plan , la spinta all’economicità, l’orientamento al medio- lungo termine e la creazione di un valido network di contatti sia a livello di clientela che di partner e interlocutori finanziari. Emerge chiaramente come l’incubatore sia un operatore utile per lo sviluppo economico, una volta che viene inquadrato e progettato bene.
L’evoluzione più recente del modello d’incubatore è il Networked Incubator, il quale offre un insieme di relazioni e contatti professionali data l’appartenenza ad una rete di relazioni che possono contribuire a creare partnership strategiche e a trovare risorse umane altamente qualificate. Se correttamente costituiti i Networked Incubator possono combinare economie di scala e di scopo, con lo spirito imprenditoriale che caratterizza le società di venture capital, fornendo benefici unici alle proprie start-up ed offrendo loro un accesso preferenziale presso una rete di partner e consulenti “ best in class”.
Osservando le altre realtà internazionali si capisce che per promuovere lo sviluppo economico di un paese sono necessari consolidati meccanismi di trasferimento tecnologico, valide strutture d’incubazione, e un efficiente sistema di ricerca e sviluppo, in modo da consentire il nascere di un ecosistema imprenditoriale che favorisce la nuova imprenditorialità. Risulta, comunque determinante la dinamicità del modello di incubazione adottato, che deve essere in grado di mutare configurazione al variare della congiuntura.
Possiamo cosi dire che risulta sano orientarci verso queste nuove configurazioni, tenendo in considerazione la crisi del modello tradizionale d’incubazione e i successi che queste nuove tipologie di incubatori hanno registrato nell’arena internazionale.

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3 Introduzione La creazione di nuove imprese è un fenomeno che riveste un’estrema rilevanza date le sue implicazioni sia in termini d’apporto innovativo e di sviluppo dei diversi settori, sia per lo sviluppo economico territoriale. Il motore principale della nascita di nuove imprese risiede nell’architettura e nella concorrenzialità del sistema di ricerca, nella sua flessibilità e capacità di generare nuove opportunità di crescita economica attraverso la formazione di capitale umano qualificato e anche nel contesto di programmi “mission oriented “ che combinano la ricerca scientifica di base con quella applicata . Si osserva che è in atto un processo di riorganizzazione, attraverso il quale le imprese di più grandi dimensioni tendono a scorporarsi in unità aziendali più specializzate e flessibili 1 . Sembra possibile ricondurre il profilo delle nuove imprese, riferendoci qui a quelle con maggiori probabilità di sopravvivenza dopo i primi 2 o 3 anni di vita, ad effettivi fenomeni di spin-off o quantomeno a realtà derivanti da un’azienda preesistente e da questa formalmente o informalmente controllate. Potrebbe trattarsi di realtà nate dalla necessità di decentrare alcune fasi produttive o di servizio all’azienda in cui era precedentemente impegnato il titolare. Si arriva ad affermare ciò, data l’elevata quota di aziende che arriva a conseguire oltre la meta del fatturato da un solo committente, circa una su due. La crescita e la competitività del Sistema Italiano può, pertanto essere collegata allo sviluppo del modello delle piccole imprese nelle grandi reti. Questo porta allo sviluppo d’attività innovative, alla crescita delle competenze d’alto livello e delle risorse umane qualificate, alla gestione delle funzioni di governo strategico, alla produzione e al presidio dei mercati; e non soltanto all’interno dei “tradizionali” distretti industriali ma coinvolge tutto il sistema economico nel suo complesso. Un vincolo alla piena affermazione di questo contesto virtuoso, è il raccordo tra sistema della ricerca pubblica e sistema delle imprese, oggi sporadico e disomogeneo sul territorio. Basta pensare che le imprese italiane acquistano tecnologia all’estero (in miliardi di euro) anche nei settori nei quali la ricerca pubblica italiana a particolarmente 1) Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese 2004

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