Il ciclo delle performance negli Enti Locali
Il controllo di gestione nelle pubbliche amministrazioni è un concetto che, pur essendo già stato introdotto con il Regio Decreto n. 2440/1923, ha ottenuto il suo pieno riconoscimento solo con le riforme degli anni Novanta, grazie al propagarsi di una cultura di stampo privatistico, volta alla salvaguardia delle risorse pubbliche e al miglioramento della gestione e della programmazione.
I dirigenti devono operare come se fossero i gestori di una azienda privata, e gli organi di indirizzo amministrativo si ritrovano così ad avere un minor potere sull’operato e, per poter garantire il conseguimento degli obiettivi previsti nel programma di mandato, diviene indispensabile la costituzione di controlli interni e con il fondamentale compito di informare periodicamente il management amministrativo sull’esito dell’operato, sul raggiungimento degli obiettivi e sugli eventuali scostamenti.
Si assiste dunque ad una netta distinzione tra gli organi di gestione e quelli di governo, che comporta la necessità di rivedere completamente il sistema dei controlli dell’azione amministrativa, e che porta all’emanazione del D.Lgs. 286/1999 che rivede i controlli interni suddividendoli in quattro categorie:
1. regolarità contabile ed amministrativa,
2. controllo di gestione,
3. controllo strategico
4. valutazione dei dirigenti.
Tale suddivisione viene ripresa anche successivamente, con il D.Lgs. 267/00, ovvero il Testo Unico sugli Enti Locali, che però si sofferma a disciplinare in maniera organica e completa solo il controllo di gestione.
Quest’ultima tipologia di controllo presenta una struttura marcatamente ciclica, composta da tre fasi, ovvero:
1. programmazione e predisposizione degli obiettivi,
2. rilevazione dei dati in base a costi, proventi e risultati conseguiti
3. valutazione e confronto di questi con gli obiettivi prefissati al fine di verificarne il livello di conseguimento e gli eventuali scostamenti.
Per ogni fase del controllo di gestione vengono previsti specifici strumenti che sono tipici del settore privato.
Il controllo di gestione, riguardando tutte le procedure che vanno dalla pianificazione delle strategie fino alla valutazione dei risultati, non può essere analizzato senza tener conto di tutti i soggetti fisici che vengono coinvolti nel processo, ovvero il personale dirigente e non che consentono o meno il raggiungimento degli obiettivi.
La Pubblica Amministrazione è passata nell’ultimo ventennio da una struttura centralizzata di tipo piramidale ad una decentrata basata su obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità ed è proprio in quest’ottica che il personale viene ad acquisire rilievo come elemento di successo e richiede pertanto l’uso di un buon sistema di valutazione che permetta di individuare le carenze e le aree di miglioramento del personale.
Il concetto di valutazione è stato però a lungo trascurato nel settore pubblico in quanto hanno continuato a prevalere resistenze di tipo culturale, maggiormente improntate a premiare le anzianità di servizio che non l’effettivo merito, e la difficoltà nell’individuare delle metodologie adeguate ad un tal tipo di struttura. Inoltre è uno strumento con un forte impatto motivazionale sui dipendenti e la prassi, che si è sviluppata negli ultimi anni, non ha fatto altro che accrescere il senso di apatia, frustrazione del lavoratore, che si identifica sempre meno con la struttura, determinando anche un calo della resa lavorativa e una maggiore scontentezza dei cittadini-utenti che ad essi si rapportano.
1. La necessità di un cambiamento organizzativo,
2. il bisogno di rafforzare i poteri dei dirigenti
3. la necessità di un sistema di pianificazione e controllo basato sull’effettiva utilità e condivisione,
4. la necessità di sistemi di valutazione premianti,
5. di una revisione dei sistemi di controllo
6. di una maggiore attenzione alla soddisfazione ed ai bisogni dei cittadini,
hanno spinto il legislatore ad intervenire con l’emanazione del D.Lgs. 150/2009, la cosiddetta riforma Brunetta.
E’ un decreto che comporta delle novità più per l’obbligo che impone di mutare definitivamente gli approcci comportamentali rispetto ai temi di programmazione, misurazione e valutazione delle performance, che non come aspetti pensati per la prima volta per gli Enti Locali.
Il controllo di gestione nella riforma viene ad essere inglobato nel più amplio ciclo delle performance, disciplinato nel Titolo II del decreto, che, prevede una successione dinamica e continua di sei fasi.
La prima fase, quella della pianificazione, deve riguardare tutti i livelli gerarchici, come già previsto prima della riforma, ma in più è esplicitamente richiesto che gli obiettivi siano previsti su base triennale e presentino delle specifiche caratteristiche..
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Elisa Boidi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Federico Fontana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 194 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il supporto informativo per il controllo di gestione negli enti locali. Il controllo nel comune di Gagliano del Capo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi