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Credit Derivatives: Applicazione del Modello di Hull&White per la valutazione di Index Tranches

L’impiego crescente dei derivati di credito è riconducibile alla possibilità di isolare il rischio di credito (che rappresenta la maggiore componente di incertezza dei mercati finanziari) dall’attività sottostante, e di trattarlo come una commodity.
Questo elaborato propone un’analisi dei credit derivatives articolata in tre capitoli: il primo affronta le tematiche realtive al risk management alla luce di quanto emerso dal nuovo accordo di Basilea (Basilea 2) ed analizza il rischio di credito dal punto di vista delle componenti e delle tecniche di misurazione.
Il secondo capitolo, definisce i derivati creditizi, ne elenca le caratteristiche, le applicazioni e le tipologie contrattuali (maggiore attenzione è rivolta agli indici DJ iTraxx che sono oggetto di valutazione nel terzo capitolo) e si conclude con la descrizione del modello di correlazione fra i defaults proposto da J.Hull ed A.White.
Nell’ultimo capitolo si applica il modello per valutare l’indice DJ iTraxx Europe sia in termini di spread che di perdita attesa ed i risultati sono confrontati con le quotazioni di mercato.
L'elaborato si conclude con un confronto del modello utilizzato rispetto ad una classica Simulazione Monte Carlo, evidenziandone pregi e limiti di applicabilità.

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3 Introduzione Il sistema finanziario degli ultimi anni ha subito numerose trasformazioni riconducibili all’intensificazione della concorrenza interna ed internazionale, alle innovazioni tecnologiche, allo sviluppo di nuovi prodotti ed in generale alla ricerca di assetti produttivi più efficienti 1 . Le aziende del settore finanziario, essendo inserite in un contesto dinamico e turbolento, che rende particolarmente difficoltoso individuare i corretti orientamenti strategici e soddisfare le esigenze gestionali, devono individuare soluzioni operative caratterizzate da tecniche finanziarie sofisticate ed innovative. La gestione del rischio di credito è un aspetto tipico indispensabile per la sopravvivenza di queste imprese, e l'eventualità che i crediti detenuti non giungano a buon fine ha sempre esercitato una spinta verso la creazione di strumenti che fronteggino tale tipologia di rischio 2 ; per queste necessità , a partire dal 1991 sono comparsi i primi credit derivatives. La loro nascita si inserisce in un processo di innovazione finanziaria che coinvolge la gestione del rischio di credito ed ha alla base una tendenziale trasformazione del ruolo e delle funzioni delle banche. La novità principale apportata da questi prodotti è la separazione del credit risk dalle altre componenti di rischio caratteristiche di un generico asset, e la possibilità di trasferire tale rischio sul mercato senza dover compromettere le relazioni di clientela fra la parte che trasferisce il rischio di credito ( protection buyer) e il creditore a cui questo rischio si riferisce ( reference entity) 3 . L’impiego crescente dei derivati di credito è riconducibile alla possibilità di isolare il rischio di credito (che rappresenta la maggiore componente di incertezza dei mercati finanziari) dall’attività sottostante, e di trattarlo come una commodity. 4 Questo elaborato propone un’analisi dei credit derivatives articolata in tre capitoli: il primo affronta le tematiche realtive al risk management alla luce di quanto emerso dal nuovo accordo di Basilea (Basilea 2) ed analizza il rischio di credito dal punto di vista delle componenti e delle tecniche di misurazione. Il secondo capitolo, definisce i derivati creditizi, ne elenca le caratteristiche, le applicazioni e le tipologie contrattuali (maggiore attenzione è rivolta agli indici DJ iTraxx che sono oggetto 1 S.SORRENTINO , Guida ai derivati su credito – Strumenti ,mercati e regole prudenziali , Bancaria Editrice, Roma, 2000. 2 F.FORTUNA , I derivati sui crediti nell’economia e nel bilancio delle banche , Franco Angeli, Milano, 2002. 3 E.ANGELINI , I credit derivatives :efficaci strumenti di gestione del rischio , www.unimc , 2002. 4 F.CAPUTO NASSETTI ,G.CARPENZANO ,G.GIORDANO , I derivati di credito – Aspetti civilistici ,contabili e fiscali , Giuffrè Editore ,Milano ,2001.

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