LifeShot: analisi della comunicazione visiva attraverso il mondo fotografico

LifeShot – Analisi della comunicazione visiva attraverso il mondo fotografico Marco Sberveglieri – Facoltà di Scienze della Comunicazione – Tesi di Laurea Triennale Pagina 4 Voglio lasciarmi andare. Voglio di più per me. Voglio lanciarmi per cadere verso l’alto. (Fabio Volo) IO E LA FOTOGRAFIA Fotografia è vita. L‟ho capito subito quando, da piccolo, usavo la macchina fotografica dei miei genitori. Crescendo sono arrivate le “usa e getta”, macchinette di cartone (con o senza flash) reperibili ovunque che consentono scatti rapidi ed immediati. All‟epoca non c‟erano cellulari con videocamera, i telefoni facevano ancora il loro gramo lavoro. All‟inizio fotografavo animali, parenti, la natura che mi circondava intorno (nonché il cortile di casa mia, il posto sempre più gettonato). Era fantastico nascondere ed immortalare dentro a quella piccola scatola oscura tutte le mie emozioni, la mia vita, il mio mondo allora fatto di giochi. L‟unico limite alla mia creatività era l‟oggettivo costo del rullino seguito da sviluppo e stampa: purtroppo all‟epoca le digitali non esistevano ancora, fare fotografia voleva dire ancora muoversi in un mondo totalmente analogico fatto di obiettivi a messa a fuoco manuale, camere oscure, vasche acide e carte chimiche per vedere i propri risultati. Unica alternativa a questo laborioso procedimento era la divertentissima Polaroid, geniale variazione che consentiva uno sviluppo in pochi secondi dell‟immagine su una carta particolarmente reattiva alla luce. Nonostante il limite del rullino il mio interesse per questa forma artistica non è diminuito, anzi, ha iniziato a rafforzarsi: nelle gite fatte con la scuola svuotavo un‟usa e getta in poco tempo, quando andammo a Roma per una settimana utilizzai ben 3 rullini. Crescendo però avvertivo sempre maggiormente il divario tra le classiche foto “cartolina” (quelle che si acquistano nelle varie località turistiche) e quelle fatte da grandi fotografi, vere e proprie icone dell‟obiettivo come Oliviero Toscani, Grazia Neri (autrice di moltissimi scatti del mondo dello spettacolo), Robert Mapplethorpe, Walker Evans e Man Ray, senza tralasciare le splendide nature catturate puntualmente dal National Geographic. Dopo 3 anni all‟università di Scienze della Comunicazione ho capito che la mia vena artistica poteva esprimersi attraverso la scrittura e la fotografia.