Risk Management in ambiente sanitario: il ruolo dell'Ingegnere Biomedico
L’efficienza e l’efficacia delle prestazioni nel nuovo secolo non sono sufficienti per garantire una adeguata qualità delle cure ai cittadini che chiedono sempre più dei servizi “sicuri”. Normalmente quando si parla di sicurezza si pensa subito al decreto legislativo 626, spostando l’attenzione alle strutture, alle tecnologie e agli operatori lasciando nell’incertezza e nella nebulosità la sicurezza del cittadino paziente. Il paziente, che si rivolge ad una struttura ospedaliera per avere una risposta ai propri bisogni assistenziali affinché migliori il suo grado di salute, spesso si ritrova vittima di un danno sanitario che va a mettere in discussione non solo la singola prestazione ma anche la garanzia che offre il sistema. È forse giunto il momento di rileggere il concetto di sicurezza come un elemento del sistema e l’evento avverso come un accadimento in cui hanno interagito fattori tecnici, organizzativi e di processo e non più come un singolo errore umano. In questo modo si vuole promuovere un cambiamento culturale già iniziato nel mondo anglosassone e che sta fermentando anche in Italia: cambiamento avvalorato dal disegno di legge dell’ex ministro Livia Turco in materia di sicurezza e qualità delle cure ove per la prima volta in Italia viene attribuito “peso sanitario” da parte delle istituzioni alle unità di gestione del rischio clinico e dei servizi di ingegneria clinica per un’uso sicuro ed appropriato dei dispositivi medici. Per promuovere il cambiamento culturale utile all’avvio di un sistema di gestione del rischio, è fondamentale una leadership forte che individui come prioritario l’obiettivo di garantire la sicurezza delle prestazioni sanitarie per il paziente, attraverso sistemi di risk management che prevedano, se necessario, anche la profonda revisione e modifica dei processi. La maggior parte degli incidenti in organizzazioni complesse, come quelle sanitarie, è quindi generato dall’interazione fra le diverse componenti del sistema: tecnologica, umana ed organizzativa. La tecnologia ha sicuramente un peso di rilievo, ma non è risolutiva. La tecnologia senza organizzazione fallisce. La tecnologia migliora enormemente le condizioni di lavoro solo se è inserita in un processo più ampio. Le molteplici sfaccettature ed esigenze culturali ed operative derivanti dalle differenti figure interessate dal risk management (il cittadino insoddisfatto, il personale sanitario e l’azienda ospedaliera), richiedono che la gestione del rischio clinico non sia affidato ad una sola figura professionale bensì ad un gruppo di lavoro in cui si integrino diversi background professionali ed umani.
Di fronte a tali problematiche è richiesta la presenza all’interno dell’organigramma ospedaliero di una figura professionale con un background tecnico-scientifico capace di integrarsi appieno con le varie realtà professionali del mondo ospedaliero, compreso le nuove figure delle nascenti Unità Operative di Risk Management. Tale figura già esiste: è l’ingegnere biomedico. Dall’analisi dei vari rischi presenti a livello ospedaliero la presenza in pianta stabile di una figura “attuale” quale l’ingegnere biomedico nell’organigramma ospedaliero potrà contribuire in maniera notevole ad elevare i livelli di efficienza della struttura sanitaria.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Francesco Carotenuto |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria biomedica |
Relatore: | Marcello Bracale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 167 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Progetto Sicurezza: qualità e competenza due fondamentali requisiti nella gestione del rischio clinico in emodialisi
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi