Permessi trasferibili di inquinamento e politiche ambientali: il commercio delle emissioni nell'ambito del protocollo di Kyoto
Il clima del nostro pianeta è sempre più variabile e caratterizzato da situazioni estreme. La situazione pare sia destinata a peggiorare nei prossimi decenni, come confermato dalle più recenti ricerche elaborate dagli esperti in materia, e tra queste, prima di tutte quelle condotte dal Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti del clima (IPCC), l’organismo istituito dalle Nazioni Unite per seguire l’andamento dei cambiamenti climatici di origine umana. Sebbene le variazioni di clima possano verificarsi naturalmente, è chiaro che l'attività umana sta generando un aumento considerevole delle concentrazioni di gas serra nell'atmosfera e, tra questi, principalmente di anidride carbonica (CO2), che è responsabile di circa il 60% dell’effetto serra provocato dall’uomo. L’esatta misura di questo aumento della temperatura, il suo tasso di crescita e la sua distribuzione sul globo sono avvolti da una grande incertezza che, tuttavia, non preclude la necessità di una serie di misure mirate alla riduzione delle emissioni di gas serra, in modo da conseguire una stabilizzazione del clima con livelli di mutamento della temperatura tollerabili e modesti. In questo ambito, la Comunità internazionale si è spesso occupata delle problematiche connesse al surriscaldamento del nostro pianeta e, oltre a promuovere studi scientifici accurati sull’argomento, molte organizzazioni internazionali, Nazioni Unite in testa, hanno cercato di sensibilizzare al problema gli Stati, soprattutto quelli più industrializzati, cercando di ammonirli sulle gravi conseguenze che l’attività umana inquinante comporta sull’ecosistema terrestre e di indurli di conseguenza ad adottare comportamenti più virtuosi. Si è così instaurato un tavolo di trattative internazionale che ha portato alla firma di accordi storici sull’adozione di misure di contrasto al fenomeno del cambiamento climatico. Tra questi, il Protocollo di Kyoto, firmato nel 1997, rappresenta indubbiamente un risultato molto importante che cerca di operare una correzione di rotta a modalità di gestione e sfruttamento delle risorse terrestri non sostenibili nel lungo periodo, in particolare definendo limiti giuridicamente vincolanti per le emissioni di gas serra. Storicamente tematiche ambientali di questo tipo sono state affrontate dai governi introducendo vincoli, modalità di monitoraggio, meccanismi di controllo ed ispezione sulle emissioni in atmosfera degli impianti o siti inquinanti. E’ in genere prevalso un approccio di tipo command and control: si fissavano regole per la riduzione dell’inquinamento, destinate a settori d’attività e/o tipologie di emissioni ben specifiche, per poi strutturare le procedure per il controllo ed infine l’applicazione di sanzioni agli operatori non in regola. La novità principale introdotta dal Protocollo di Kyoto è l’approccio differente definito cap and trade, in cui gli operatori più virtuosi, che saranno in grado di ridurre le emissioni al di sotto del livello predefinito, avranno la possibilità di cedere sul mercato le quote corrispondenti a riduzioni di emissioni al di sotto dei suddetti livelli. In tal modo, le imprese la cui struttura dei costi rende economicamente conveniente ridurre le emissioni inquinanti hanno l’opportunità di vendere i permessi di inquinamento alle imprese che, invece, hanno costi maggiori di disinquinamento. Sulla base di tale approccio si basano i cosiddetti meccanismi flessibili, ossia strumenti innovativi di adempimento orientati al mercato e tesi a contenere i costi di abbattimento delle emissioni, previsti dallo stesso Protocollo. In questo quadro, è interessante ed attuale studiare le modalità applicative di tali strumenti a livello nazionale e le potenziali implicazioni sui settori interessati. Obiettivo della tesi, dunque, è spiegare il funzionamento dei meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto e del relativo commercio, cercando di capire se siano efficaci o meno nel raggiungimento degli obiettivi fissati e illustrando l’applicazione potenziale e reale di tale sistema nell’Unione Europea ed, in particolare, in Italia. La tesi è strutturata come segue: il prossimo capitolo rappresenta una sorta di inquadramento alla questione del cambiamento climatico a cui il sistema dei meccanismi flessibili cerca di fornire soluzione ed offre al lettore alcune informazioni necessarie per poter comprendere la dimensione del problema, in particolare fornendo un’analisi accurata degli aspetti rilevanti del Protocollo di Kyoto e di come l’Unione Europea risponda agli obiettivi vincolanti stabiliti nel medesimo Protocollo. Il terzo capitolo, si occupa di spiegare che tra gli strumenti previsti dal Protocollo di Kyoto per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, esistono i meccanismi flessibili che rientrano nella categoria del sistema dei permessi trasferibili, uno degli strumenti che l’economia dell’ambiente possiede per realizzare il controllo dell’inquinamento.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Mattei |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Giacomo Branca |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 211 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La partecipazione dell'Unione Europea al Protocollo di Kyoto
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi