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Contrattualizzare la sicurezza urbana

Il tema della sicurezza urbana è entrato nel dibattito pubblico italiano solo di recente rispetto agli altri Paesi occidentali, le politiche ad esso legate sono peculiarizzate dall’incertezza e influenzate dal rapporto inversamente proporzionale che relaziona i reati con il loro relativo “allarme sociale” provocato e dalla capacità di condizionamento dei cittadini da parte dei media nella strutturazione dell’agenda setting. La complessità dei problemi legati al fenomeno della insicurezza urbana porta allo sviluppo di governance di multilivello e alla consapevolezza dell’esistenza di problemi e realtà poliedriche che non possono essere affrontati ricorrendo a tradizionali strumenti e strategie politiche, ma devono essere integrati con il coinvolgimento attivo degli attori locali in grado di comprendere le paure dei cittadini e avere la capacità di individuare soluzioni più efficaci. La presenza di differenti soggetti pubblici e privati in grado di influenzare le fasi del processo decisionale genera una frammentazione di competenze che dà vita a politiche pubbliche frutto di forme multilaterali di accordi tra enti di diverso livello riducendo il monopolio dello Stato sulla sicurezza, si assiste ad un passaggio dall’autorità all’intesa. Il rischio più grande è dettato dal potenziale ricorso a politiche immediate caratterizzate da una esclusiva natura simbolica incapaci di intervenire in modo esteso ed efficace in un determinato contesto territoriale. A partire dalla riforma del Titolo V della Costituzione la frequente adozione di politiche implementate in seguito alla stipula di forme pattizie evidenzia le carenze del “modello italiano di sicurezza” privo di una politica securitaria nazionale solidamente strutturata e condivisa. La complessità del problema comporta il ricorso a policies di natura integrata che abbiano come obiettivo la collaborazione tra Stato e governi locali condividendo le stesse finalità, ossia la vivibilità e la fruibilità dei contesti urbani. Per comprendere l’evoluzione delle politiche contrattualizzate di sicurezza urbana nella realtà italiana e soprattutto nell’ambito locale è indispensabile lo studio delle problematiche e delle realtà locali, quella toscana in generale e fiorentina, nello specifico, con il supporto di interviste semistrutturate ad attori politici e tecnici, per consentire l’individuazione dei limiti e delle prospettive per le città italiane nell’affrontare le difficoltà legate alla sicurezza e alla convivenza civile.

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~ 9 ~  Introduzione Nella società contemporanea il sentimento d’insicurezza è sempre più diffuso, le problematiche legate alla sicurezza nella sua accezione più ampia, possono avere origini di diverso tipo: economico, politico-sociale, esistenziale o criminale. Tutte potenzialmente influenti nel condizionare l’esito di gran parte delle campagne elettorali sia nazionali che locali, in tutti i sistemi democratici. Le coalizioni politiche che si presentano agli elettori come garanti della sicurezza mostrano una maggiore capacità nell’influenzare l’opinione pubblica e il dibattito politico a proprio vantaggio. Tale condizionamento è amplificato dal ruolo giocato dagli attori politici e dai media nello strutturare la fase di agenda setting. Ciò avviene in un periodo storico in cui la diffusione di piattaforme di comunicazione e l’incremento di rapide e facili connessioni a internet consentono alle persone di ogni nazionalità di accedere a informazioni provenienti da ogni parte del globo (McLuhan, 1992; Meyrowitz, 1993). La sensazione d’insicurezza è causata principalmente dal disgregamento del Welfare State System e dallo sviluppo di politiche economiche neoliberiste “globali” che negli ultimi anni hanno contribuito alla diminuzione della presenza dello Stato a vantaggio di una maggiore autonomia dei i governi locali (De Giorgi, 2000; Wacquant ,2000; Castel, 2003; Garland, 2004). Lo stato d’insicurezza percepito dipende anche dalla disgregazione e dal mutamento dei nuclei familiari come centro identificativo di certezze (Bauman, 2000), l’instabilità di questi contesti tradizionali determina il radicamento di forme sempre più frequenti di “individualizzazione” nei soggetti che vivono nella società contemporanea. La condizione di isolamento, con la quale ogni persona convive, si amplifica all’interno delle città dove l’insicurezza aumenta progressivamente. Si vanno a costituire popolazioni urbane sempre più eterogenee formate non solo da cittadini residenti, ma anche da soggetti che usufruiscono semplicemente dei servizi che una città può offrire, tra di essi ci sono gli immigrati e i così detti city users, individui che “usano” la città senza appartenere alla popolazione urbana. Lo stato di ansia a cui sono sottoposti i cittadini degli agglomerati più industrializzati è condizionato da logiche non facilmente delineabili che possono essere riassunte in tre concetti principali: 1. security,è lo stato di sicurezza esistenziale, oggi riconducibile allo stato di precarietà causato dall’estremizzazione del liberismo economico;

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Paolone
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Andrea Lippi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 283

FAQ

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Parole chiave

contrattualizzazione
community policing
polizia di prossimità
prevenzione sociale
società del rischio
poliziotto di quartiere
governance multilivello
sicurezza urbana
pacchetto sicurezza
prevenzione situazionale
microcriminalità
incivilities
consenso formalizzato
criminalità diffusa
broken window theory
patti per la sicurezza
politiche contrattualizzate
percezione della sicurezza
prevenzione comunitaria
toscana più sicura
zero tolerance

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