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Tra retorica e storia: la metahistory di Hayden White

Revisionismo e Narrativismo. L'uso degli strumenti retorici e narratologici nella scrittura della storia così come è stato proposto dal filosofo americano Hayden White.
Il dibattito sorto attorno a tale teoria e le eventuali soluzioni. Le posizioni di Momigliano, Ginzburg e Ricoeur.

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INTRODUZIONE 5 INTRODUZIONE Questa tesi si propone di analizzare l’opera del filosofo della storia Hayden White 1 , in particolare relativamente alle modalità di conoscenza del passato tramite la “teoria formale dell’opera storica” che egli ha indicato. Considerare - come White fa - ogni prodotto storiografico esclusivamente 1 Hayden White è nato nel 1928. È stato professore di History of Consciousness presso l’università della California a Santa Cruz; ha lavorato inoltre come Bonsall Professor presso l’università di Stanford e come Exchange Professor nelle università di Venezia e di Bologna. I suoi primi studi vertono sulla cultura europea e italiana del rinascimento e moderna, ma si è occupato anche di filosofia della storia, teoria letteraria e storia letteraria; il suo primo intervento data 1956 e riguarda Collingwood e Toynbee (Collingwood and Toynbee: Transitions in English Historical Thought, English Miscellany, vol. 7, 1956, pp. 147-178). Il primo articolo in cui egli propone il narrativismo come risposta ai problemi esistenti nella teoria della storiografia è The Burden of History, del 1965, apparso sulla rivista Tropics. Le sue prime apparizioni su volume sono degli anni sessanta, come co-autore di due libri sulla storia intellettuale dell’Europa occidentale (H. White, W. Coates, J. S. Schapiro, The Emergence of Liberal Humanism. An Intellectual History of Western Europe, voll. 2, New York, 1966-1968). Negli stessi anni collabora con alcune riviste di Storia (Journal of the History of Ideas, The Journal of Modern History e History and Theory). Nel 1969 è co-editore di un simposio internazionale su Giambattista Vico, a cura di Giorgio Tagliacozzo (G. Tagliacozzo, Giambattista Vico: An International Symposium, Baltimora e Londra, 1969); nello stesso volume si trova inoltre un suo importante contributo (What is Living and What is Dead in Croce's Criticism of Vico, pp. 379-389) nel quale affronta, relativamente alla filosofia della storia, le posizioni di Croce e Vico, filosofi centrali per lo sviluppo del pensiero di White (cfr. cap. II di questa Tesi). Nel 1973 pubblica i suoi primi due libri: The Greco-Roman Tradition, New York, 1973 e, soprattutto, il fondamentale Metahistory. The Historical Imagination in Nineteenth- Century Europe, Baltimora e Londra, 1973. In Metahistory White espone le linee fondamentali della sua visione storiografica, riconducendo la Storia alla sua scrittura e la conoscenza del passato al tentativo di fornire un’immagine verbale del passato stesso, approfondendo così il nascente interesse intorno ai rapporti tra storiografia e narrazione (cfr. il primo capitolo di questa tesi). Dal 1973 al 1978, anno della pubblicazione del suo successivo libro, sono numerosi gli interventi su riviste, specialmente History and Theory e New Literary History. Nel 1978 pubblica Tropics of Discourse. Essays in Cultural Criticism, Baltimora e Londra, 1978, in cui sviluppa ulteriormente le tesi narrativiste, approfondendo in particolar modo il legame che l’attività storiografica tesse con la retorica. Quattro anni più tardi, nel 1982, è co-autore di un testo su Burke ( H. White e M. Brose, Representing Kenneth Burke, Baltimora e Londra, 1982, ibidem prefazione di H. White, pp. VII-IX.). Nel 1987 White raccoglie alcuni suoi importanti saggi, usciti tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta, in The Content of the Form: Narrative Discourse and Historical Representation, Baltimora e Londra, 1987. L’aspetto della forma assunta dalla narrazione storica diventa il punto focale su cui White riflette: essa, lungi dall’essere ininfluente, è anzi il momento essenziale di qualsiasi studio sul passato. Anche durante tutti gli anni novanta White continua a pubblicare articoli ampliando e approfondendo le tematiche narrativiste. L’ultimo libro pubblicato da White è del 1999 (Figural Realism. Studies in the Mimesis Effect, Baltimora e Londra, 1999). Egli è attualmente Presidential Professor of Historical Studies presso l’università di Santa Cruz.

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Parole chiave

hayden white
linguistic turn
retorica
revisionismo
storia
storicismo
storiografia
filosofia politica
paul ricoeur
carlo ginzburg
metahistory
metastoria
arnaldo momigliano
narratologia

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