I sistemi di gestione dei diritti digitali
L’introduzione del digitale e di Internet ha introdotto notevole entropia nel mondo consolidato di autori, editori e broadcaster e più in generale nel mondo dei media, evidenziando da un lato nuove ed interessanti modalità distributive ed opportunità di profitto, ma dall’altro lato, la necessità di tutelare i diritti dei vari attori presenti nella nuova catena di distribuzione dell’opera, diritti messi in pericolo da una potenziale e massiccia diffusione abusiva.
Questa nuova situazione ha creato la necessità di produrre tecnologie a tutela dei contenuti immessi nella rete.
Affrontare la pirateria e salvaguardare la tutela del copyright è quanto promettono le leggi sul diritto d’autore proprio con l’aiuto dei relativi supporti tecnologici per la distribuzione controllata dei contenuti, i sistemi DRMs (Digital Rights Management).
Tale regolamentazione ha prodotto esiti paradossali: essa ha infatti colpito non i cd. pirati digitali, ma persone che operano nell’ambito della scienza e della tecnologia, cioè coloro che sono in grado di sviluppare e diffondere nuove e competitive tecnologie.
Inoltre le tecnologie DRMs stanno diventando sempre più sofisticate e pervasive, tanto da avere delle implicazioni notevoli sui diritti e le libertà degli utenti garantite dalla Costituzione, quali la privacy o la libertà di manifestazione del pensiero. Hanno infatti prodotto forme di censura, intrusioni e intercettazioni abusive nei computer di utenti ignari e, dunque, forme di controllo non sempre lecite.
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Informazioni tesi
Autore: | Martina Bottega |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Nicola Lucchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
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FAQ
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