Durban: la città marginale. Morfogenesi di un modello insediativo
Un modello insediativo per Durban
La narrazione del progetto. Come avvenuto per le analisi sinora svolte, anche per la narrazione del progetto si opererà mediante una esposizione per scale di approfondimento successive, al fine di arrivare ad una migliore comprensione degli aspetti progettuali inerenti le diverse scale di progetto. Da un lato si tratterà del Principio Insediativo sviluppato, l’infrastruttura dell’acqua come struttura fisica e concettuale dell’insediamento, dalla scala urbana a quella dell’isolato e delle singole abitazioni.
Si mostrerà come alla base di tale principio vi sia da una parte l’infrastruttura dell’acqua come elemento strutturante a livello urbano, che detta i limiti agli sviluppi dell’isolato, e dall’altra, all’interno di questa regola, il principio distributivo alla base delle singole unità abitative, che consente una certa flessibilità e adattabilità nella distribuzione degli ambienti interni. Fatto questo non trascurabile se si pensa alle diverse culture dell’abitare, dettate da una composizione culturale ed etnica molto eterogenea, che confluiscono negli slum.
Da questo punto di vista, fermo restando che gli elementi inamovibili del progetto siano un principio insediativo basato sull’infrastruttura dell’acqua, ed il principio distributivo ad esso legato, si passerà a trattare di un possibile progetto dell’insediamento, conformato da abitazioni di matrice occidentale (a livello distributivo degli ambienti), individuate come le più adatte alla cultura dell’abitare ora diffusa a Durban.
A tale scopo si metteranno in luce gli aspetti inerenti le diverse scale di progetto. Alla scala urbana emergerà come la presenza dell’ infrastruttura dell’acqua guidi lo sviluppo dell’abitato e degli spazi collettivi, operando da mediatore tra questi e gli spazi individuali, mediante elementi urbani quali i silos di raccolta dell’acqua e nell’interazione con le aree verdi preesistenti, e creando spazi con caratteri differenti al variare della densità abitativa.
Alla scala dell’isolato si metteranno in evidenza le implicazioni delle diverse densità abitative e dei diversi modi di aggregazione dei tipi edilizi sullo spazio stradale, che passa, al variare di questi elementi, da spazio del commercio e della vita di quartiere (nelle strade con densità maggiore) a quello di via alberata con una caratterizzazione più agricola, nella interazione con verde preesistente e nuovi spazi destinati alla produzione fruttifera e agricola.
A livello delle singole abitazioni si vedranno le implicazioni del principio sviluppato sugli aspetti distributivi e costruttivi delle case (rappresentando la struttura di raccolta dell’acqua anche l’elemento distributivo e strutturale principale delle abitazioni), ed il perché della scelta di un tipo edilizio specifico. La divisione nella narrazione per scale differenti viene operata ai fini di una maggiore comprensione dell’intervento nella sua globalità, come sunto degli elementi caratterizzanti le diverse scale di intervento.
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Durban: la città marginale. Morfogenesi di un modello insediativo
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Informazioni tesi
Autore: | Giulio Porcu |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Carlo Aymerich |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 48 |
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