La difficile scelta di essere se stessi: il transessualismo
Trattamento ormonale nel transessualismo
La terapia ormonale si prefigge come obiettivi principali la riduzione delle funzioni caratteristiche del sesso biologico e lo sviluppo del sesso di attribuzione, sono ovviamente diversificate le tipologie di farmaci impiegati a seconda del sesso al quale si vuole mirare. Nell’affrontare questo tipo di terapie, avendo le sostanze somministrate un forte potere sul corpo del paziente, è necessario seguire un protocollo per tutelare i pazienti e selezionarli in base allla loro idoneità nell’afrontare rischi e benefici che trarrano dalla cura (Sohn e Bosinski 2007).
Gli Standards of Care sono delle misure preventive in cautela e prudenza, linee guida verso il trattamento medico o psicoterapeutico a favore di individui che saranno sottoposti ad un intervento di una o entrambe le discipline mediche. Nel caso delle terapie ormonali esistono tre criteri di eliggibilità e di prontezza essenziali per l’inizio di una terapia ormonale: sono fondamentali il raggiungimento della maggiore età, la conoscenza degli effetti delle sostanze sul proprio corpo e un periodo di vita reale nel ruolo o di psicoterapia di almeno tre mesi, durante il quale l’identità di genere del paziente deve mostrare un profondo assestamento.
Il soggetto sarà invitato inoltre a dimostrare di aver conseguito progressi in precarie situazioni di salute mentale come la sociopatia, la propensione al suicidio o la psicosi, per rassicurare i medici sulla serietà con cui affronterà il trattamento medico. Questi punti stilati dai SOC sono fondamentali per una selezione accurata dei transessuali idonei ad affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi che il trattamento ormonale comporta e ottenere i migliori risultati possibili mediando tra aspettative dei pazienti e i progressi ottenibili.
Le sostanze impiegate nella cura ormonale sono ovviamente diverse a seconda del sesso a cui il paziente aspira. Nel caso degli FtM vengono somministrati preferibilmente per via intramuscolare ormoni androgeni, essendo quest’ultima modalità meno tossica di quella epatica. Anche se i risultati ottenibili variano da persona a persona, solitamente i primi effetti sono visibili già dopo pochi mesi e consistono in una crescita e un ispessimento dei peli, la comparsa della barba, l’ingrassamento della pelle, la perdita delle mestruazioni, un abbassamento della voce dovuto all’ispessimento delle corde vocali.
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Saccomanno |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Rita Ardito |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
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