eSports: Global Opportunities for Brands

Dal momento in cui l'intera catena del valore dell'ecosistema degli eSports è costruita attorno al titolo, gli sviluppatori di videogiochi, o editori, sono gli stakeholder più cruciali. Essi detengono un maggior potere decisionale poiché sono titolari dei diritti riguardanti la proprietà intellettuale del titolo e quindi dell'eSport stesso. Contrariamente agli sport tradizionali, in cui, per esempio, nessuno "possiede il calcio", negli eSports il ruolo decisionale degli sviluppatori è unico, essi hanno un potere intrinseco che cresce nel tempo. Le fonti di guadagno principali per gli editori riguardano la vendita dei videogiochi, gli acquisti di articoli in-game (specialmente nel caso di titoli freemium) ed inoltre i ricavi derivanti la cessione dei diritti di trasmissione.
Tra i diversi sviluppatori i più noti sono Riot Games, Valve Corporation, Blizzard Entertainment e Epic Games, i cui titoli più celebri sono rispettivamente: League of Legends, Dota 2 e Counter Striker, Overwatch e Fortnite.
A tal riguardo è doveroso tuttavia fare una considerazione, poiché se da un lato il potere degli editori è pressoché illimitato, dall'altro è altrettanto vero che la concorrenza all'interno del settore si stia infittendo nel corso degli anni e tale dinamica sta attenuando il potere degli sviluppatori, poiché le diverse organizzazioni di eventi e tornei hanno la possibilità di scegliere tra una grande varietà di potenziali titoli eSports. In risposta a questo cambiamento alcuni dei più celebri editori hanno adottato strategie di cooperazione con le organizzazioni dei tornei, infatti, per esempio, Riot ha collaborato con Electronic Sports League (ESL) per creare il suo primo evento. Ugualmente, Activision Blizzard nei primi giorni del 2020 ha annunciato un accordo strategico della durata di tre anni con Electronic Sports League (ESL) e DreamHack, società in portfolio del colosso Modern Times Group (MTG) leader mondiale nell'intrattenimento e-sportivo.