Sarcopenia, valutazione e approccio nutrizionale

È noto che il fumo di sigaretta aumenta il rischio di osteoporosi, atrofia muscolare, perdita di massa funzionale e di forza: in buona sostanza, aumenta il rischio di sarcopenia.
Smettere di fumare è strettamente raccomandato per ridurre il rischio di sarcopenia e osteoporosi, anche se i meccanismi non sono stai pienamente svelati. Sono state ipotizzate alcune teorie, tra le quali quella in cui nelle donne fumatrici la menopausa tende a presentarsi anzitempo, e i livelli di estrogeni circolanti sono ridotti. Bassi livelli di estradiolo e alti livelli globuline leganti gli ormoni sessuali sono stati trovati in giovani donne fumatrici, rispetto a coetanee non fumatrici.
In aggiunta, il fumo è stato associato al metabolismo del calcio e della vitamina D. La diminuzione di densità ossea e il minor assorbimento di calcio sono stati evidenziati dal confronto tra fumatori e non fumatori; alterazioni strutturali e metaboliche sono state trovate in biopsie muscolari tra fumatori e non. Tali alterazioni includono: riduzione dell'area trasversale delle fibre muscolari, riduzione della sintesi proteica e presenza aumentata di miostatina, up-regolazione di MuFF1, MAFbx/atrogin-1 e MAPK.
Lo smettere di fumare è associato invece all'aumento di peso; il che potrebbe attribuirsi all'aumento della massa magra. Uno studio del 2014 ha esaminato i cambiamenti nella composizione corporea in gruppo che deciso di smettere di fumare, rispetto ad un gruppo di fumatori.
Nel gruppo di ex fumatori si è assistito ad un incremento della forza muscolare, BMI, massa magra, massa grassa, massa ossea e handgrip. Nessuna particolare prescrizione dietetica o attività fisica era stata fornita ai due gruppi. Sebbene smettere di fumare sia associato ad un aumento del BMI e della massa grassa, i benefici sono assai migliori. Ciò dimostra che smettere di fumare, rappresenta un intervento efficace nel prevenire o ridurre la sarcopenia. [...]