Valutazione del potenziale probiotico di ceppi di Lactobacillus isolati da Parmigiano-reggiano mediante screening sottrattivo

I LAB e in particolare i lattobacilli sono stati utilizzati per secoli nella produzione di alimenti fermentati e vengono attualmente ampiamente impiegati come probiotici per la loro vasta gamma di effetti benefici sulla salute umana. Tuttavia, i meccanismi molecolari alla base della loro funzione probiotica sono ancora poco conosciuti. In generale, l'azione dei probiotici può essere messa in relazione a due categorie di attività. In primo luogo, la capacità di modulare l'equilibrio della popolazione microbica intestinale, in modo tale da favorire la proliferazione e l'attività della componente benefica a scapito dei microrganismi patogeni, come accennato nel precedente capitolo. Il più importante effetto che un probiotico induce sulla salute dell'ospite è un abbassamento del pH intestinale che contribuisce all'effetto barriera, rafforzando il meccanismo di esclusione competitiva, infatti la loro adesione agli enterociti impedisce la possibile adesione da parte di ceppi enteropatogeni (Macfarlane et al., 2002).
E' stato dimostrato che tale adesione induce un aumento d'immunoglobuline, dell'attività macrofagica e della sintesi di citochine, stimolando quindi la risposta immunitaria (Heller et al., 2003). Una seconda categoria di azioni dei probiotici si esercita direttamente sull'organismo dell'ospite, attraverso diverse attività metaboliche e interazioni con l'epitelio intestinale.