Il fumetto della Realtà. Idee per un progetto editoriale al confine con il graphic novel.
Punti di forza del giornalismo a fumetti
La possibilità di realizzare un progetto editoriale che sia interamente incentrato sul fumetto, e in particolare sul fumetto della realtà, mostra non poche difficoltà specie se facciamo riferimento alle riviste "storiche" italiane che tra gli anni Settanta e Ottanta sono riuscite sì a dare una nuova identità al fumetto, ma allo stesso tempo non hanno saputo essere longeve. E questo per la mancanza di un legame stretto tra il fumetto, le parti letterarie e i racconti.
La rivista «Animals» è un esempio di come la formula di un progetto editoriale trasversale e dai contenuti diversificati può accogliere sia il fumetto d’autore, che la letteratura, che il racconto della realtà, creando un filo conduttore attraverso la scelta degli autori e dei temi affrontati. La forza strategica del progetto «Animals» risiede nel non avere escluso la ricerca storica e documentaristica di alcuni cartoonist, e di aver voluto dare un’immagine elegante. Essa raggruppa a sé vignette, storie brevi, interviste non a fumetti, racconti autobiografici e fumetti che raccontano la realtà.
A questa si aggiunge anche un altro esperimento recente, che vede la presenza di molti autori e fumettisti contemporanei, il quale fa capo ad un progetto di rivista monografica distribuita nelle librerie: «Canicola». Essa appartiene ad un’associazione – laboratorio che mette al centro del proprio lavoro la sperimentazione attraverso il fumetto e la narrazione, per certi versi maggiormente in linea con la tradizione del fumetto d’autore, piuttosto che con il "graphic journalism". Alcune delle tematiche affrontate, tuttavia ci riportano verso un orizzonte reale e attuale, a cui gli artisti non mancano d’ispirarsi.
Volendo raggruppare i punti di forza del fumetto giornalistico, sulla base delle esperienze focalizzate, si può procedere nell’elencare una serie di questioni importanti che sono alla base di uno sviluppo della comunicazione giornalistica a fumetti, e sono:
- La memoria;
- L’autenticità del tratto;
- La ricerca investigativa e l’inchiesta;
- Un nuovo pubblico interessato.
Come le esperienze fino ad ora descritte dimostrano, la memoria storica, sociale, culturale e politica rappresenta il vasto bacino da cui attingere per la scelta del tema da trattare. Tutte le più grandi opere in graphic novel, a livello internazionale, mostrano una profonda vulnerabilità dal punto di vista della documentazione storica e della memoria individuale e collettiva.
La stessa Becco Giallo non può prescindere dal considerare il proprio giornalismo, un modo per creare un legame con la storia civile italiana e straniera; un modo per raccontare la verità di alcuni accadimenti storici andando a colmare quel vuoto informativo esistente.
La memoria collettiva e individuale rappresenta, dunque, il materiale umano da raccontare e documentare.
E attraverso il fumetto ciò è possibile con l’ausilio delle tecniche specifiche e con la creazione di storie, balloons e personaggi fissi. Nella ricerca descrittiva e storica dei fatti, il disegno piuttosto che la fotografia immobile, fissa e statica, risulta di gran lunga più autentico e veritiero. Il segno fumettistico riesce a raggiungere un significato più profondo, più alto, anche senza l’utilizzo della parola, come stanno a dimostrare i numerosi autori "d’avanguardia" presenti nei blogs di Costantini.
Parlando del lavoro di Joe Sacco, "Palestina, Art" Spiegelman disse: “In un mondo dove Photoshop non permette più di distinguere il fotografo dal bugiardo, permettiamo agli artisti di ritornare alla loro funzione iniziale: il reportage”.
E con la parola reportage si vuole intendere una documentazione diretta, immediata, svolta necessariamente sul luogo d’interesse. Escludendo quelle forme di inchiesta che hanno una funzione principalmente memorialistica e storica e che a distanza di tempo danno una lettura fedele dell’accadimento cronachistico.
Da qui è generale la considerazione che, in alcuni casi specifici, unendo al fumetto anche la tecnologia audiovisiva e fotografica, come dimostra l’esperimento di Didier Lefèvre "Le Photographe", si possa tornare a quell’autenticità investigativa che ha caratterizzato la storia del giornalismo.
Il valore della documentazione grafica, artistica e visuale delle opere di Joe Sacco, di Peter Kuper, di Lefèvre e di altri, mostra come per realizzare un’opera d’inchiesta ci sia bisogno di adoperare le tecniche specifiche dell’universo giornalistico, quali le interviste, l’osservazione partecipata, la descrizione degli avvenimenti, e di unire in maniera onesta e sincera, pur con i dovuti accorgimenti narrativi, un disegno autentico, reale, e filtrato.
Si è avuto modo, fino ad ora, di verificare come l’utilizzo del linguaggio fumettistico non abbia dei limiti contenutistici, né fa riferimento esclusivamente al genere al quale per anni si è riferito. Il graphic novel, il fumetto della realtà e la neo dicitura graphic journalism stanno a dimostrazione di come i temi della realtà e dell’impegno civile possono essere trattati in maniera approfondita anche da coloro i quali utilizzano ballons, quadri e didascalie. La rivoluzione adoperata dai “maestri” delle riviste anni Sessanta e Settanta, in realtà, era riuscita a svincolare il fumetto dai formati e dai temi standard, portando alla popolarità alcuni dei personaggi pubblicati e l’oggetto rivista. Eppure quel vasto bacino di utenti, rappresentava comunque una nicchia di persone che già conoscevano i codici del fumetto e aderivano a quell’immaginario sociale e culturale. Con Maus, e successivamente con le opere della Becco Giallo, in Italia, si consacra la lettura dei romanzi grafici, come lettura di varia e non esplicitamente riferita agli amanti della nona arte.
Con l’approfondimento giornalistico, La storia d’Italia a fumetti, le inchieste sul caso Moro della Becco Giallo e gli esperimenti del Political Comics, si ha la necessità di considerare il linguaggio fumettistico come un sistema completamente autonomo, e in grado di coinvolgere un nuovo pubblico; un pubblico di cultura e interessato ai temi del "romanzo grafico".
In questo, grande responsabilità hanno case editrici come Coconino Press, Tenuè, Black Velvet e Lizard, oltre alle grandi Einaudi e Rizzoli, le quali, ciascuna a proprio modo, hanno creato un connubio forte tra la letteratura, il racconto di vita e l’universo a fumetti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il fumetto della Realtà. Idee per un progetto editoriale al confine con il graphic novel.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giovanna Liberatore |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo |
Relatore: | Giuseppe Marchetti Tricamo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 305 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi