Jamás, nadie di Beatriz Rivas: una proposta di traduzione
Processo di scrittura dell'autrice
Come già anticipato precedentemente, Rivas, prima di scrivere un romanzo, non conosce quella che sarà la trama o i personaggi, come invece accade per altri scrittori.
Conosce solo quello che è l'incipit e la fine della storia, la trama viene man mano che procede con il romanzo. Non c'è dunque una ricerca e strutturazione prematura.
Secondo Rivas, quando osserviamo molte cose ci rimangono in mente, nel cosiddetto “archivio mentale”. Non si tratta di appunti fisici, sono semplicemente dei ricordi che neanche sappiamo di avere e che la nostra mente riesuma nei momenti opportuni.
Durante la stesura di un romanzo, infatti, per Rivas risulta proficuo recarsi a scrivere in posti come café, o comunque dove possa osservare le persone, come conversano tra di loro, come camminano. Definisce il suo processo di scrittura interessante perché finiscono per intromettersi all'interno della stesura personaggi che all'inizio non credeva possibili. Si parte spesso dalla quotidianità.
Rivas spiega che una delle parti più difficili della stesura è stata quella di catturare l'immagine di Yan, trattandosi di un personaggio fittizio. L'autrice si mise ad osservare diverse fotografie, tutte di uomini orientali, fino a sceglierne una che avrebbe ritratto il suo personaggio. Lo stesso è valso per il nome: sono state condotte diverse ricerche nel tentativo di incontrare un nome orientale che fosse frequente a quell'epoca.
Anche l'idea del romanzo si realizza per caso: Jamás, nadie nasce da un'esposizione a cui Rivas aveva partecipato al Museo Memoria y Tolerancia a Città del Messico, intitolata “303 La matanza de Chinos en Torreón”. Dopo avervi partecipato, Rivas si rende conto di non conoscere questa storia e di non essere la sola, dunque da qui l'idea di conferirle la giusta importanza. L'intento dell'esposizione, che poi verrà ripreso dalla stessa Rivas nel libro, è quello di comprendere le circostanze storiche e sociali che alimentarono la xenofobia in Messico all'inizio del secolo scorso, con particolare attenzione alla formazione di comitati anticinesi nei decenni successivi, ponendo l'accento sulle cause del massacro che, al di là del contesto della lotta armata, sono state puro odio razziale assieme al desiderio di saccheggiare e uccidere.
Successivamente a questa scoperta, l'autrice ha iniziato con una certa frequenza a ritagliare dai quotidiani notizie sui migranti, notizie della diaspora su tutto il mondo – questo elemento viene ritrovato all'interno del romanzo, difatti lo stesso Yan condivide come la scrittrice la passione del ritagliare notizie dal quotidiano, non a caso la Rivas afferma che “los escritores aunque no escribamos nuestras autobiografias estamos en todos nuestros libros” – questo per racimolare più informazioni possibili sull'immigrazione che saranno poi oggetto della sezione finale presente in ogni capitolo, intitolata “Periplo migratorio”, di cui si è poc'anzi accennato.
Inoltre, questo tipo di ricerca svolta dall'autrice sarà di indispensabile aiuto per descrivere la difficile condizione vissuta dalla comunità cinese all'interno del romanzo.
Tutta questa ricerca incuriosisce Rivas a tal punto da organizzare un viaggio in Cina. La scrittrice afferma di aver compiuto un viaggio meraviglioso che le ha permesso di conoscere a fondo il luogo natio di Yan, un piccolo paese conosciuto come la “Venezia cinese”, vista la presenza di numerosi canali. Attraverso questo viaggio Rivas ha compiuto una vera e propria immersione nella cultura e religione cantonese, conoscendo le usanze e assaporando ogni piatto, inalato ogni aroma. Tutte informazioni utili alla stesura del romanzo. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Jamás, nadie di Beatriz Rivas: una proposta di traduzione
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Informazioni tesi
Autore: | Martina Valeriano |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | UNINT - Università degli studi Internazionali di Roma |
Facoltà: | Interpretariato e Traduzione |
Corso: | Traduzione letteraria e traduzione tecnico-scientifica |
Relatore: | Lorenzo Blini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 231 |
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