Parole, soltanto parole? Le nuove frontiere del marketing viste attraverso passaparola e marketing virale

Entriamo ora nello specifico di queste nuove strategie di marketing all’avanguardia partendo da una delle differenze fondamentali quando si parla di word of mouth marketing, ossia quella tra conversazioni on-line e off-line.
Abbiamo già visto come l’universo del web 2.0 e, più nello specifico, il mondo dei social media caratterizzi largamente il panorama odierno.
Gli operatori marketing hanno l’esigenza di monitorare sia le conversazioni on-line sia quelle off-line per poter valutare le proprie strategie di comunicazione: in questo tipo di contesto chi riesce a rispondere più velocemente alle esigenze del mercato, e a sfruttare la rete al meglio, otterrà senza dubbio un notevole vantaggio sui propri competitor.
Ma come misurare le conversazioni tra gli utenti?
Ad un primo livello di analisi risulta più semplice valutare le discussioni sui social media in quanto autentiche e misurabili in tempo reale; dobbiamo però considerare che, nonostante lo sviluppo del web, ancora oggi più del 90% del passaparola avviene off-line, nella vita reale.
Senza dubbio il numero degli iscritti ai social network (primi tra tutti Facebook e Twitter) non ha precedenti; questo fatto non è tuttavia sufficiente a conferire un primato alla misurazione delle conversazioni on-line in quanto, il più delle volte, le discussioni presenti sui social media non corrispondono a quelle delle masse, ma a quelle di un numero ristretto di persone già in contatto tra loro e che comunicano regolarmente. Ma non è tutto, gli argomenti discussi on-line non corrispondono a quelli affrontati nella vira reale: in rete è più frequente confrontarsi su determinati e limitati settori merceologici quali media e intrattenimento, auto, tecnologia ecc. mentre le conversazioni “dal vivo” sono varie e possono comprendere le più diverse tipologie di prodotti Viste queste differenze possiamo già avere un’idea del perché risulti difficile considerare le conversazioni all’interno dei social media, come un campione rappresentativo di ciò che avviene off-line.