Nietzsche e Dostoevskij

In questo capitolo si analizzano quei frammenti in cui Nietzsche lascia il suo commento a I Demoni; in particolare, il filosofo riprende e commenta le filosofie di tre dei personaggi del romanzo, Stavrogin, Kirillov e Šatov. Nietzsche riprende anche parti di un interessante dialogo fra Stavrogin e un altro personaggio, Pëtr Verchovenskij, dialogo in cui si teorizza un socialismo livellatore, un annientamento di tutto ciò che è aristocratico, comprese scienza e cultura, in nome di un'uguaglianza perfetta. Le citazioni di Nietzsche sono interessanti perché permettono di capire quali delle idee espresse nel romanzo lo abbiamo colpito maggiormente; la sua stessa selezione dà delle indicazioni su quali analogie si possano realmente individuare tra la filosofia di Nietzsche e quella di questi personaggi. Per esempio, i frammenti dedicati alla figura di Kirillov sono illuminanti; nonostante questo personaggio sia stato spesso assimilato ad una filosofia superomistica, la selezione di Nietzsche indica che il filosofo vi vede una figura molto più ambigua, che si può far rientrare in una prospettiva cristiana.
I frammenti in cui Nietzsche scrive i suoi commenti a I Demoni sono datati fra il novembre 1887 e il marzo 1888; è quindi plausibile che egli abbia letto il romanzo nel corso del 1887, in un periodo compreso fra la sua felice "scoperta" di Dostoevskij, inverno 1886-1887, e le date dei commenti.
I Demoni colpisce notevolmente Nietzsche; probabilmente perché I Demoni del titolo sono i "piccoli diavoli" dell'ideologia nichilista, politica ed etica di cui Dostoevskij dà un impietoso ritratto. Il demone principale è Stavrogin, il personaggio "al di là del bene e del male", la cui maledizione è l'indifferenza; egli non è «né caldo né freddo», non sente, né riconosce i valori come propri, per cui può violentare una bambina e salvare una donna infelice dai soprusi del fratello, con la stessa, assoluta indifferenza. Un secondo demone, un'altra tipologia di nichilista, è l'ingegnere Kirillov, figura che sembra colpire Nietzsche sopra tutte le altre. Il terzo demone è Pëtr Verchovenskij, nichilista nel senso specifico che la parola assunse in Russia nella seconda metà del 1800; i nichilisti erano, infatti, gruppi rivoluzionari di contestazione politica e secondo lo stesso Dostoevskij, i "figli" degeneri dell'intellighenzia liberale della prima metà del secolo. Un quarto demone è Šigaliov, il socialista, il teorico dell'uguaglianza e del livellamento verso il basso, le cui teorie Verchovenskij riprende e Nietzsche comprende fra i suoi appunti.
Dostoevskij per la composizione de I Demoni si basa su un fatto di cronaca avvenuto in Russia nel 1869, di cui si rese protagonista Sergej Gennadievič Nečaev, esponente del movimento nichilista e a cui è direttamente ispirato il personaggio di Pëtr Verchovenskij; Nečaev uccise un compagno rivoluzionario, Ivanov, sospettato di tradimento per aver rifiutato di eseguire alcuni ordini. […]