Skip to content

Istruzione, associazionismo e mutualità nella provincia di Imperia fra '800 e '900

Mutuo soccorso tra continuità e innovazione: la società di Mutuo Soccorso nel ponente ligure nel nuovo secolo e relativi statuti

La ricerca storiografica ha ormai definitivamente posto in evidenza le caratteristiche fondamentali e il significato storico del fenomeno mutualistico nell’Italia pre e postunitaria, “il mutualismo fu la prima forma di associazione antielitaria, libera da controlli statuali, autogestita delle classi lavoratrici italiane” sorta nel processo di ridefinizione dei rapporti sociali ed economici che seguì alla progressiva industrializzazione della società europea e italiana. L’esperienza del mutualismo contribuì in misura determinante alla formazione della coscienza di classe dei ceti operai, proletari e sottoproletari.
In particolare l’autogestione di strumenti previdenziali e assicurativi che anticiparono di decenni l’intervento statale, con la nascita della Cassa Nazionale di Previdenza, allontanò dal lavoratore salariato e dalla sua famiglia lo spettro della miseria in caso di incidenti sul lavoro o di malattia e pose le basi per il riconoscimento del diritto al tratttamento previdenziale di anzianità.
Altrettanto determinante fu il ruolo giocato dall’associazionismo operaio e contadino nella costruzione di un nuovo quadro di riferimento per un’etica umanitaria e sociale fondata sul riconoscimento di una fratellanza universale fra gli uomini che si sostituì ai tradizionali vincoli di solidarietà familiari e vicinali, spezzati dal trauma del passaggio da un mondo rurale e contadino a una società industrializzata, inurbata e irregimentata dalla disciplina di fabbrica: la SMS divenne in molti casi il luogo in cui si concentravano non solo le attività ricreative, ma gran parte delle iniziative sociali della zona. Da questo punto di vista la società mutua fu, soprattutto nei piccoli centri rurali e nelle borgate fuori cinta delle grandi città, il primo embrione di “stato sociale” poiché al suo interno, per la prima volta, si promossero quei servizi (culturali, educativi, assistenziali, igienico-sanitari, sportivi) che oggi siamo abituati a considerare irrinunciabili per un consenso civile. Gli stessi utenti del servizio si facevano organizzatori, amministratori, controllori.
E’ altresì accertato che se, da una parte, l’associazionismo mutualistico è parzialmente collocabile nella tradizone di quel sistema corporativo che, proprio attraverso le trasformazioni subite per mezzo delle nuove forme di solidarietà, ebbe esiti finalmente moderni e democratici nelle associazioni sindacali e professionali, d’altra parte esso non è riducibile alla funzione di mero anello di congiunzione fra strutture corporative e modelli di partecipazione democratica.
Il dibattito storiografico relativo all’associazionismo operaio di mutuo soccorso ha lungamente oscillato fra gli estremi di questi due filoni interpretativi. Da un lato l’ormai consolidata lettura mirante all’individuazione e alla valorizzazione delle caratteristiche comuni alle diverse esperienze associative, sperimentate nel corso dei secoli dai ceti artigiani e operai come strumento di difesa contro la forza e la prevaricazione dei gruppi dirigenti. In tal modo diventa possibile evidenziare una continuità che pone il mutuo soccorso in relazione non soltanto con forme di associazione e con organizzazioni operaie più moderne, ma anche con la “tradizione di solidarietà del popolo minuto e con le strutture di comunicazione cresciute nel tessuto produttivo del Comune italiano”. Dall’altro lato l’interpretazione tradizionale dell’associazionismo mutualistico (esaurientemente tratttata nei lavori di Giuliano Procacci, di Gastone Manacorda e di Franco della Peruta) quale nucleo embrionale del sindacalismo moderno.
Appare evidente, tuttavia, come il mutualismo (nel quadro storico e sociale italiano della seconda metà dell’800) presenti tratti di indubbie originalità e innovazione.
La previdenza sociale quale fattore di motivazione e di spinta all’associazionismo operaio, con le garanzie che essa era in grado di fornire in termini non solo materiali ma anche psicologici, resta il punto di forza e il perno intorno al quale ruota l’esperienza mutualistica. Per la prima volta i ceti popolari si dotavano autonomamente di strumenti economici e finanziari in grado di sottrarli all’arbitrio di una filantropia e di una carità di stampo cattolico-borghese, non meno che di stringerli in un patto di solidarietà e di fratellanza che tanto contribuì alla formazione di una coscienza di classe.
E’ utile ricordare, infine, che proprio la sostanziale conformità di intenti e la comunanza dei valori sociali e di classe riscontrabili nelle società di mutuo soccorso contribuirono in misura determinante a renderne sostanzialmente uniforme il modello un po’ in tutte le regioni italiane; benché su tale risultato incidessero non poco la rapidità di diffusione e di consolidamento del fenomeno che visse la sua stagione più fiorente tra il quinto e il non decennio del secolo XIX e la fitta rete di rapporti e di scambi fra molti sodalizi italiani, sviluppatasi attraverso lo strumento dei congressi nazionali.
Se complesso e dibattutto, pertanto, è il problema della sostanziale continuità del mutuo soccorso rispetto a esperienze associative precedenti piuttosto che della sua carica innovativa nei confronti di quelle, è invece chiaro il ruolo da esso giocato nella formazione sociale, culturale e politica di un’intera generazione di dirigenti del movimento operaio e sindacale che si mise in luce in Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
L’attività di gestione anche economica e finanziaria dei sodalizi, sempre svolta in un clima democratico e solidale, fu per molti un’efficace scuola di amministrazione di organismi associativi complessi non meno che di vita democratica.
E’ necessario a questo punto sottolineare che, come acutamente rilevato da Bianca Gera e da Diego Robotti, la pur corretta e legittima interpretazione storiografica che vede la società di mutuo soccorso quali antesignani dei “successivi e più maturi rami sindacali, cooperativi, politici” non esaurisce il complesso rapporto dell’associazionismo mutualistico con la storia del movimento operaio cattolico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Istruzione, associazionismo e mutualità nella provincia di Imperia fra '800 e '900

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Silvia Giorlando
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua
  Relatore: Maria Cristina Morandini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 249

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi