Il processo imitativo tra desiderio, rispecchiamento ed empatia
Meccanismi di assorbimento delle emozioni
I primi studiosi di come le emozioni si possano trasmettere da un individuo all'altro incentrarono il loro lavoro sui processi cognitivi, attraverso i quali l'uomo può sapere e provare ciò che provano gli altri in virtù di un'attività razionale, analitica e immaginativa del livello cosciente, che attiverebbe un processo di condivisione della risposta emotiva.
Bisogna, però, tenere a mente che c'è una netta differenza tra il pensare che due persone provino le stesse emozioni e la presunzione che ciascuna di esse condivida i sentimenti dell'altra.
Lauren Wispè, nel 1991, ha fornito un esempio della differenza dei due processi, analizzando le figure della moglie e dell'amante: entrambe possono, nei confronti del corpo dell'uomo che amano, provare un senso di tristezza. Ciascuna sa cosa probabilmente sente l'altra, ma per ciascuna la tristezza nasce dall'interno in funzione della relazione che intrattiene con l'oggetto, che entrambe percepiscono. Non c'è, quindi, sentimento comune, perché i sentimenti non vengono condivisi. Semmai, si tratta di un'esperienza socio emotiva comune.
Il meccanismo, che ne deriva, con il quale i teorici hanno tentato di spiegare la trasmissione delle emozioni, è quindi l'elaborazione cosciente delle informazioni, per cui l'individuo immagina ciò che proverebbe se fosse nella situazione di un altro ed è così che arriverebbe a condividerne le sensazioni. Un meccanismo che è facilmente pensabile come grande fonte di contagio emotivo nei casi in cui gli individui provano per altri soggetti i sentimenti di amore o simpatia, identificandosi con loro e condividendo i loro obiettivi.
Altri ricercatori hanno, invece, sostenuto la tesi per cui il contagio emotivo deriverebbe da processi associativi elementari, cioè da risposte emotive condizionate e non condizionate. Justin Aronfreed, nel 1970, ha osservato un caso di risposta condizionata in cui un padre, stanco, irritato e frustrato, si sfogava abitualmente sul figlio una volta rientrato a casa dal lavoro, sgridandolo o picchiandolo. Presto, soltanto la vista del padre in condizioni di abbattimento avrebbe innescato nel ragazzo uno stato d'ansia tale che il ragazzo, attraverso la generalizzazione di tale stimolo, sarebbe arrivato ad avvertire la stessa ansia in presenza di una qualsiasi persona che avesse cominciato a dare segni di agitazione. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il processo imitativo tra desiderio, rispecchiamento ed empatia
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Marta Manzo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Comunicazione multimediale |
Relatore: | Marco Milella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi