L'inconscio ottico in Walter Benjamin e Rosalind Krauss
Manifestazioni dell'inconscio ottico in alcune opere
La chambre du maître (1921) di Max Ernst «è l'esempio tipo che la vista intrattiene con l'automatismo». E' un foglio con uno strato di guazzo in cui sono tracciate delle perfette linee prospettiche che segnano il pavimento e le pareti di una camera. La proiezione in prospettiva non è qui una rete astratta che contiene e ordina gli elementi, non è «una trasparenza che apre su un mondo, ma una pelle densa e carnale, stranamente staccabile dagli oggetti che fissa sul foglio» . Sopra sono disposte alcuni animali (un orso, una pecora, una balena...) e dei mobili (un letto, un tavolo, un armadio...). Queste figure sono state prese tali e quali da un catalogo didattico dell'epoca. Sia la prospettiva, che occupa così marcatamente lo spazio della tela e dà le coordinate allo spazio prima della collocazione delle figure, sia le figure, sono ready-made.
Per interpretare il quadro la Krauss chiama in causa Freud. Max Ernst, avrebbe avuto un'esperienza traumatica simile a quella del paziente di cui Freud pubblica la relazione clinica L'uomo dei lupi (1918), e cioè la visione del coito tra i genitori. Il quadro sarebbe la rappresentazione del celebre sogno: «è tutto lì, assolutamente tutto: l'immobilità degli animali, la finestra accanto al letto, la tenda scostata sulla scena». Appassionato lettore di Freud, Ernst conosce bene il sogno in questione e ci si identifica. Secondo la Krauss, il pittore tedesco inscena la dinamica del "ricordo di copertura", la nozione freudiana per indicare il materiale che appare in sogno in sostituzione di un'esperienza infantile cui il bambino non sa attribuire nessun significato. Il suo contenuto è un'elaborazione secondaria della "scena originaria" e drammatica e deriva, come si è detto, da un repertorio comune di miti, leggende, storielle e di chiacchiera sociale. «Il sogno» scrive Freud «nel suo complesso è il sostituto deformato di qualcos'altro». Il "contenuto onirico manifesto" sostituisce i "pensieri onirici latenti". Solo più tardi, e solo con la terapia psicoanalitica, si crea una relazione tra il significato psichico di una esperienza e il suo ricordo. E' quella che Freud chiama "azione differita". «Il ricordo di copertura» scrive la Krauss «è dunque un dispositivo che permette alla visione di retro-proiettare, a posteriori, sullo sfondo completamente saturo del "già pronto"». Ernst si impossessa delle illustrazioni che trova già pronte come l'"uomo dei lupi" si serve di un'immagine (un significante) già presente nella sua memoria per appiccicarla sopra il proprio trauma incompreso (l'oggetto perduto, l'incontro mancato). Le figure dei frottage e dei collage di Max Ernst sarebbero la rappresentazione di quei «tappabuchi che il soggetto crede di poter accordare al proprio desiderio».
La produzione pittorica di Marcel Duchamp dimostra invece che «la visione è manifestamente presa nei meccanismi del desiderio».
Dati... (1946-1966) impiegò gli ultimi vent'anni di vita dell'artista francese. E' un portone in legno collocato, postumo, al Philadelphia Museum of Art. Il visitatore è come attirato verso due fori che gli permettono di sbirciare cosa c'è al di là: un'immagine di donna nuda distesa su dei ramoscelli con le gambe spalancate. In questa condizione l'osservatore diventa voyeur, un soggetto sdoppiato nel corpo visibile agli altri visitatori e non a se stesso, «puro riferimento all'Altro», e nello sguardo fintamente "puro" all'ambiente allestito oltre la porta. Dico fintamente perché la Krauss accetta l'interpretazione di Jean-François Lyotard, secondo il quale la prospettiva classica dell'immagine rappresentata è troppo perfetta e sembra una sua parodia. Il punto di vista e di fuga sono «incarnati» l'uno nel foro del legno «spesso, inelegante, materiale» l'altro nell'orifizio della donna. L'opera vuole negare la possibilità di una contemplazione disincarnata, provocare nell'osservatore il disagio e la vergogna di poter essere colto in flagrante; vuole che l'osservatore avverta la pregnanza del corpo carnale nell'atto di vedere, corpo libidico, con i suoi desideri, corpo erotizzato, con le sue zone erogene ed i suoi oggetti. L'esperienza visiva eccede la corrispondenza tra la retina e l'oggetto, e coinvolge pulsioni più profonde dell'osservatore, l'eccitazione sessuale e la paura. «Il soggetto puramente cognitivo» scrive la Krauss «dell'esperienza estetica kantiana è ridefinito in questa installazione come soggetto di desiderio». Peraltro, sappiamo da Freud che il bisogno, dettato dagli istinti più basici, può essere appagato, mentre il desiderio no. Così per Lacan il soggetto del desiderio è sempre all’inseguimento di una soddisfazione impossibile, sempre ritardata, permanentemente rilanciata su nuovi oggetti. Questi oggetti però sono un sostituto dell'oggetto perduto per sempre. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'inconscio ottico in Walter Benjamin e Rosalind Krauss
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Leonardi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Andrea Pinotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi