La nuova disciplina delle operazioni con parti correlate ed il ruolo degli amministratori indipendenti
Le operazioni con parti correlate
La definizione di parte correlata fa seguito la nozione di operazione con una parte correlata, intesa come «qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo». Tale definizione, mutuata dallo IAS 24, viene integrata attraverso un richiamo esplicito a due particolari tipi di operazioni, e cioè a:
(1) le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;
(2) ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni e benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.
Tale specificazione operata dalla Consob è volta a superare alcuni dubbi interpretativi emersi nel corso delle prime consultazioni e riguardanti l'inclusione o meno nella nozione di operazione con parte correlata offerta dallo IAS 24 -e di matrice quindi inevitabilmente "contabile" -anche delle transazioni societarie quali appunto fusioni e scissioni; operazioni queste ultime che spesso comportano rischi di espropriazione nei confronti degli investitori anche maggiori rispetto a transazioni di natura industriale, commerciale o finanziaria (se non altro per il loro carattere solitamente irreversibile).
Con riguardo alle fusioni, la Comunicazione interpretativa chiarisce che sono soggette alla disciplina in esame tutte le fusioni che coinvolgono la società quotata e una parte correlata. Per quanto attiene le scissioni invece, solo le operazioni di scissione per incorporazione con una parte correlata, ovvero le operazioni di scissione in senso stretto non proporzionale, saranno da includere nel novero delle operazioni con parti correlate. Non sono invece incluse nel novero delle operazioni con parti correlate le scissioni in senso stretto di tipo proporzionale in quanto si tratta di operazioni rivolte indifferentemente a tutti i soci a parità di condizioni.
Il Regolamento non fa espresso riferimento agli aumenti di capitale, ma la Comunicazione del 24 giugno 2010 ha precisato che analoghi criteri interpretativi valgono per tale categoria di operazioni. Saranno quindi considerate operazioni con parti correlate solo gli aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione riservati a favore di parti correlate, mentre sono esclusi quelli offerti in opzione a parità di condizioni a tutti i titolari di strumenti finanziari.
La Consob ha poi inserito nell'elenco delle operazioni con parti correlate anche i prestiti sindacati erogati da pool di banche a cui partecipi una parte correlata alla società beneficiaria del prestito. Ai fini della configurabilità del finanziamento come un'operazione con parte correlata è necessario tuttavia esaminare sia l'influenza che la parte correlata è in grado di spiegare sulla formazione delle condizioni economiche e giuridiche del prestito, che la quota erogata dalla parte correlata in relazione all'ammontare totale del finanziamento. Se infatti il ruolo della parte correlata alla luce di tale analisi risulti chiaramente minoritario all'interno del consorzio, l'operazione di finanziamento non sarà soggetta alle disposizioni regolamentari. Per lo stesso principio, saranno invece sempre soggette al Regolamento in esame le operazioni di finanziamento nelle quali la parte correlata svolga, da sola o insieme ad altre banche, il ruolo di arranger o capofila .
Tra le operazioni con parti correlate saranno comprese infine tutte le operazioni relative all'assegnazione di remunerazioni e benefici economici ai componenti degli organi amministrativi e di controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche. In realtà però, anche se dal punto di vista soggettivo queste operazioni saranno sempre qualificate come operazioni con parti correlate, la loro soggezione alle disposizioni regolamentari è ridotta da una lunga serie di esenzioni dal regime procedurale e della trasparenza previste all'art 13 del Regolamento.
E' bene precisare ancora una volta che nell'esame di ciascun rapporto di correlazione l'attenzione deve essere rivolta alla sostanza del rapporto giuridico e non semplicemente alla sua forma. Questo principio, applicato all'individuazione delle operazioni con parti correlate, si traduce nell'impossibilità di limitarsi alle sole operazioni che abbiano come controparte diretta la parte correlata, dovendo considerare anche quelle operazioni compiute dalla società con terze parti il cui beneficio economico però appaia di competenza esclusiva o prevalente della parte correlata (si pensi ad esempio al caso di una concessione di garanzie a favore della parte correlata; operazione questa compiuta di fatto con un soggetto terzo, ma il cui beneficio è a tutti gli effetti di competenza della parte correlata in favore della quale è concessa la garanzia).
Questo brano è tratto dalla tesi:
La nuova disciplina delle operazioni con parti correlate ed il ruolo degli amministratori indipendenti
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Informazioni tesi
Autore: | Bianca Libertini Alì |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Finanza |
Relatore: | Paolo Valensise |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 160 |
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