La nuova disciplina delle operazioni con parti correlate ed il ruolo degli amministratori indipendenti
Il presente lavoro ha ad oggetto l’analisi del nuovo Regolamento n. 17221 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, emanato dalla Consob lo scorso 12 marzo 2010. Si tratta di una disciplina dal carattere piuttosto innovativo che inciderà radicalmente sulle modalità con cui le società italiane quotate dovranno trattare, istruire e concludere transazioni con soggetti correlati.
Quello delle operazioni con parte correlate, del resto, è un tema molto attuale che ultimemente ha ricoperto un posto di rilievo nei dibattiti sulla corporate governance delle imprese. Le operazioni con parti correlate rappresentano infatti uno strumento che può essere agevolmente utilizzato da chi detiene il potere decisionale all’interno dell’impresa per compiere - nel proprio interesse - varie forme di abuso, prima fra tutti l’appropriazione di risorse della società a danno di tutti gli altri stakeholders. D’altro canto, la crescente complessità del sistema economico, la formazione dei gruppi di imprese e la diffusione di relazione stabili tra le stesse, hanno fatto crescere esponenzialmente il numero di operazioni che le società si trovano a concludere con soggetti correlati, soprattutto in quei paesi, come l’Italia, dove la proprietà dell’impresa è concentrata nella mani di un azionista o una colizione di azionisti che detiene in questo modo un forte controllo sull’impresa.
Sul tema delle operazioni con parti correlate si è acceso quindi un fiorente dibattito negli ultimi anni ed è stata avvertita l’esigenza di specifici interventi normativi finanlizzati, da un lato, ad assicurare una opportuna trasparenza informativa su tali operazioni e, dall’altro, a porre adeguati presidi ai processi decisionali che conducono al loro compimento.
Per soddisfare tale esigenza la Consob, in esecuzione della delega che il legislatore primario le ha conferito ai sensi dell’art 2391-bis del Codice Civile, ha emanato un Regolamento che disciplina il fenomeno delle operazioni con parti correlate in maniera organica, dettando sia precetti che si occupano della trasparenza informativa che specifici presidi procedurali. Si tratta di un Regolamento piuttosto complesso e articolato, che ha scelto di affidare un ruolo centrale - in relazione a questa categoria di transazioni - alla figura dell’amministratore indipedente, eretta a “garante” della salvaguardia dell’interesse sociale.
Questo lavoro è quindi dedicato all’analisi della nuova disciplina proposta, focalizzando l’attenzione in modo particolare sul peculiare ruolo che gli amministratori indipendenti, alla luce del nuovo Regolamento, si troveranno a ricoprire all’interno delle società quotate. Nel corso della trattazione si cercheranno di evidenziare nel dettaglio le maggiori novità introdotte dal nuovo Regolamento, nonché i problemi interpretativi e le criticità che la sua concreta applicazione solleva.
Nel primo capitolo di questa tesi si fornisce un inquadramento del tema delle operazioni con parti correlate e si analizza il fenomeno da un punto di vista economico, evidenziando le inefficienze e i rischi che possono originare dalla conclusione di tali operazioni e le motivazioni che sottendono all’esigenza di un’apposita disciplina del fenomeno. Si prosegue poi analizzando la normativa vigente in materia di operazioni con parti correlate prima dell’emanazione del Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, e le ragioni per cui la complessiva cornice regolamentare del fenomeno non fosse ritenuta idonea ad assicurare un’adeguata trasparenza e correttezza in relazione a tali transazioni.
Il secondo capitolo è interamente dedicato all’intervento normativo della Consob, offrendo un’analisi della disciplina proposta in origine dalla Commissione, contenuta nei primi due documenti di consultazione del 2008 e del 2009, per poi passare all’analisi dei tratti salienti del testo definitivo del Regolamento, oggi in vigore.
Sono stati affrontati nel terzo capitolo i profili oggettivi e soggettivi della nuova disciplina, andando ad indagare quali siano le parti correlate di un emittente, quali le operazioni che rientreranno nell’ambito di applicazione della nuova disciplina e quali gli amministratori qualificabili come indipendenti ai sensi del Regolamento in esame.
Nel quarto e ultimo capitolo si è scelto di concentrare l’attenzione sull’aspetto procedurale della nuova disciplina, analizzando in modo dettagliato le procedure che le società dovranno adottare nella fase delle trattative, dell’istruttoria e della deliberazione su operazioni con parti correlate di maggiore e minore rilevanza. La lente dell’analisi sarà puntata in modo specifico sui compiti e le funzioni che - in questo contesto - saranno svolte dagli amministratori indipendenti. Si tratta di un coacervo di disposizioni dal contenuto piuttosto complesso e articolato, che non di rado sollevano dubbi interpretativi e criticità di ordine sistematico, approfondite nel dettaglio in questo capitolo.
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Informazioni tesi
Autore: | Bianca Libertini Alì |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Finanza |
Relatore: | Paolo Valensise |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 160 |
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