Il merchandising alimentare e le tecnologie di supporto: le potenzialità del software apollo

Riprendendo quanto affermato da Lugli, i diversi modelli di layout pongono in essere l’intento di raccordare le logiche dell’offerta con quelle della domanda.
Nello specifico dell’analisi che andremo a condurre, il layout delle attrezzature ha come obiettivo la pianificazione dello spazio, e, come tale, ha la capacità di condizionare il flusso dei consumatori predefinendone il percorso.
Per l’organizzazione spaziale del punto vendita si parte sempre in primis dall’analisi del comportamento d’acquisto del consumatore.
Cercando di ideare un luogo confortevole per le esigenze di quest’ultimo, la distribuzione tende a mettere in atto non un progetto di mero altruismo, pur restando il cliente il perno centrale intorno a cui ruota e si delinea l’organizzazione distributiva, ma intende porre delle basi solide per progetti di breve periodo ponendosi quindi l’obiettivo di efficienza e redditività stimolando gli acquisti, e progetti di lungo periodo quali obiettivi di fidelizzazione e qualità del servizio commerciale.
L’intento di assecondare le necessità e le aspettative del cliente va dunque conciliato con numerosi e frequenti vincoli tecnici. Primo fra tutti la struttura edilizia, che determina non solo le dimensioni, ma anche la forma della superficie di vendita.
Altri vincoli sono ad esempio la localizzazione dei magazzini da cui dipendono i rifornimenti, e quindi la localizzazione dei prodotti pesanti ad alta rotazione vicini a questi ultimi, o comunque si devono creare soluzioni idonee per ridurre il percorso o la durata del rifornimento ad esempio; particolari aree di localizzazione per cui alcuni reparti non possono che essere collocati che lì, l’ubicazione dell’entrata e dell’uscita che poi vanno a condizionare la direzione del flusso dei visitatori, etc…