Il legislativo in Italia e in Francia: esperienze a confronto

Il Parlamento delineato dalla Costituzione francese del 1958 è un Parlamento a struttura bicamerale, composto dall'Assemblea Nazionale e dal Senato (art. 242 Cost.) Si tratta di un bicameralismo ineguale. Questo vuol dire che le Camere non si vedono attribuire dal testo costituzionale i medesimi poteri. Questa struttura parlamentare è senza dubbio quella più diffusa, tra i Paesi a struttura bicamerale, ovviamente con diverse varianti nei differenti Stati. In linea generale può dirsi che "(…) le competenze della Camera alta sono recessive rispetto a quelle della Camera bassa. Nella maggioranza dei casi la limitazione più evidente che ricade sulla prima concerne in primo luogo i rapporti politici col Governo. La Camera alta non dà un'investitura fiduciaria al Governo e non può metterne in discussione la durata incidendo sul rapporto fiduciario (…). La Camera alta, in secondo luogo, ha una posizione recessiva sul procedimento legislativo, poiché quando viene richiesta la sua approvazione di proposte di legge passate nell'altra Camera, non si vede riconoscere la competenza a bloccarle a tempo indeterminato". Per quanto riguarda specificatamente la Francia, "(…) in caso di disaccordo tra il Senato e l'Assemblea Nazionale sul voto di una legge è l'Assemblea Nazionale che può avere l'ultima parola (salvo che per le leggi organiche relative al Senato e per le leggi costituzionali). D'altronde, il Senato non può far cadere il Governo (ma, come contropartita, esso non può essere sciolto)".