La responsabilità sociale d'impresa nell'era della co-creazione

Il concetto di responsabilità sociale d’impresa nasce negli anni ’20, quando inizia ad affermarsi, probabilmente più a livello teorico e filosofico che strettamente pratico, l’idea che le imprese debbano operare negli interessi non solo degli azionisti, ma anche di altri interlocutori sociali. Negli anni ’60 si manifesta in condotte più attente di alcune imprese che, trascendendo la logica del profitto, iniziano ad orientarsi verso l’assunzione volontaria delle responsabilità sugli effetti esterni della propria attività economico-produttiva.
Durante gli anni ’70 si apre il dibattito atto a delineare le caratteristiche dei comportamenti delle aziende qualificabili come “socialmente responsabili”: il peso del contesto di riferimento, le motivazioni che portano l’impresa ad agire in maniera socialmente responsabile, lo sviluppo di procedure interne capaci di fare proprie le istanze sociali, incorporandole nel governo e nelle politiche aziendali. Negli anni ’80 il diffondersi delle pratiche aziendali socialmente responsabili prosegue, così come l’analisi in materia che, immergendosi nella realtà delle imprese, individua i soggetti beneficiari dei comportamenti responsabili (in genere donazioni) delle imprese, per studiare i meccanismi che queste utilizzano per ottenere la propria legittimazione sociale presso i gruppi e i soggetti interessati alle attività che le riguardano. Si indaga sui fini, le norme e i principi che orientano la condotta aziendale, e si osserva le relazione tra performance finanziarie dell’impresa e condotta responsabile. Negli anni ’90 la Corporate Social Responsibility si afferma in maniera più incisiva e, di conseguenza, il concetto evolve ulteriormente.