La creatività contemporanea. MAGa, Museo dell’Arte moderna di Gallarate. Tra marketing territoriale e identità ritrovata

Costruire una propria immagine, definire un brand riconoscibile, attuare una strategia pubblicitaria adeguata, creare un vissuto relazionale importante sono gli elementi di un marketing vincente anche nel settore museale.

E il museo di Arte Moderna di Gallarate MAGa ha posto questi tra gli obiettivi principali della propria azione comunicativa. Lo studio e la realizzazione del nome, del logo, della nuova immagine istituzionale del MAGa sono stati affidati alla nota agenzia milanese B Communications di Titti Fabiani.

L’intento è stato quello di creare una immagine nuova per il MAGa senza vanificare i vantaggi di una realtà museale, quella della Galleria di Arte Moderna, che sin dalla fine degli anni ‘60 è radicata sul territorio e ben integrata nel contesto cittadino.

La GAM oggi è diventata MAGa, nuovo nome, nuova immagine, nuova collocazione. Una declinazione naturale per un progetto che evolvendosi si è trasformato in qualcosa di inedito nel panorama museale italiano. Una comunicazione efficace prevede la definizione chiara ed inequivocabile del messaggio istituzionale che si intende lanciare per promuovere un prodotto.

Questo è essenziale anche nel caso di un prodotto culturale, di un servizio museale che si intende offrire al pubblico. La costruzione dell’immagine del MAGa e del suo brand è funzionale alla comunicazione che si è inteso favorire e deve suscitare una reazione di desiderio nei confronti del prodotto museale offerto, esercitando un’attrazione sui consumatori ai quali si rivolge.