La bioacustica nel mondo degli insetti: il caso della stridulazione degli Orthoptera

Gli Insecta sono una classe di animali appartenente al phylum degli Arthropoda e, con oltre un milione di specie descritte, rappresentano la classe tassonomica che racchiude il maggior numero di forme viventi. Il nome scientifico Insecta deriva dal termine latino insectum che significa letteralmente "suddiviso in setti", richiamando alla caratteristica partizione del corpo in tre regioni morfologiche, o tagmi, che, rispettivamente, sono: capo, torace e addome, ognuna costituita da un preciso numero di segmenti. Il mondo degli insetti risulta essere molto interessante, per l'uomo, sia da un punto di vista scientifico, per scopi di ricerca sul comportamento e la diversità degli organismi biologici, sia da un punto di vista pratico, poiché entrando in stretto contatto con le popolazioni può condizionarne, sia negativamente sia positivamente, l'agricoltura, l'economia o la salute (Ganchev e Potamitis, 2007).

I diversi ordini di insetti capaci di produrre suoni, seppur per differenti finalità, sono i Mantodea, gli Orthoptera, i Lepidoptera, gli Hemiptera, i Neuroptera, i Diptera, i Coleoptera e gli Hymenoptera, ma solamente in due gruppi appartenenti all'ordine Orthopera e in uno dell'ordine Hemiptera la comunicazione sonora è largamente diffusa, rappresentando la forma dominante di segnalazione. Negli altri ordini, invece, la comunicazione acustica risulta essere molto rara o, addirittura, un comportamento complementare che si integra alle altre modalità di segnalazione (Greenfield, 2016).

Nonostante la comunicazione acustica possa essere semplicemente definita come la trasmissione, tramite onde sonore, di messaggi intraspecifici che, generalmente, risultano vantaggiosi sia per gli emettitori sia per i riceventi, il contesto risulta più complesso arrivando a distinguere tra comunicazione sonora e vibrazionale (Greenfield, 2016).

La comunicazione vibrazionale rappresenta un'importante alternativa a quella acustica. È la forma di comunicazione, effettuata attraverso stimoli meccanici, più diffusa negli insetti, utilizzata dal 92% (circa 195.000) delle specie descritte all'interno dell'80% di tutte le famiglie che compongono la classe, di cui la maggior parte utilizza esclusivamente la comunicazione vibrazionale. Inoltre, vi vanno aggiunti numerosi ragni, crostacei e altri artropodi, rendendola largamente presente in tutto il regno animale. La ragione pratica che ha permesso un così vasto sviluppo di questo tipo di comunicazione è che le vibrazioni meccaniche si propagano molto rapidamente e l'emissione può essere controllata con precisione, a differenza di quello che succede con i segnali chimici, rendendole adatte a raggiungere un alto grado di specificità, importante per il riconoscimento. Nella sua forma più semplice, la produzione di vibrazioni non richiede adattamenti anatomo-fisiologici particolari, sebbene in alcuni gruppi possano esistere diverse strutture specializzate a tale scopo. Per quanto riguarda l'aspetto della ricezione, gli insetti sono pre-adattati a rilevare le vibrazioni del substrato attraverso sensilli o recettori situati sulle zampe o negli articoli antennali (Polajnar et al., 2016). [...]