l'e-Parliament: l'impatto delle ICTs sulle funzioni del Parlamento italiano
L’introduzione delle ICTs nel Parlamento italiano
Il dibattito sul Parlamento elettronico, specialmente in Italia, soffre ancora di scarsa notorietà sul piano scientifico, ma presenta grandi conseguenze su quello della qualità della vita democratica. Le capacità di razionalizzazione e velocizzazione dei processi di lavoro, unite alle possibilità che offre nell’ambito della comunicazione istituzionale rendono l’e-Parliament, almeno sulla carta, uno strumento capace di soddisfare le pressanti richieste di trasparenza e partecipazione provenienti dalla società civile.
Se queste sono le premesse, De Rosa (2010a, 2010b, 2011) prendendo spunto dai lavori di Coleman, Taylor e Van De Donk (1999) e di Leston-Bandeira (2007), analizza il percorso di innovazione tecnologica del Parlamento italiano concentrandosi non tanto sull’uso delle ICTs da parte dei membri del Parlamento, ma sulle conseguenze dell’introduzione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi decisionali, ponendo particolare attenzione a tre aspetti.
- I processi di informatizzazione avviati dal Parlamento.
- L’utilizzo dei nuovi media come strategia di disintermediazione per riguadagnarsi un posto centrale nell’arena pubblica.
- L’importanza dei processi di comunicazione come risorsa strategica.
Lo studio prende in considerazione l’arco temporale 1993-2009 e opera un’analisi del materiale documentale, somministra interviste ai responsabili dei sistemi informativi e della comunicazione online di Camera e Senato e compie un’indagine sui siti web delle aule parlamentari.
Fino agli anni ’90 le capacità del sistema informativo istituzionale erano molto limitate a causa della scarsa disponibilità di strumenti tecnologici, che rendevano la dotazione informatica del Parlamento un’ammasso di banche dati a esclusivo uso interno. Poi con la diffusione di Internet l’istituzione parlamentare ha cominciato a indirizzare lo sviluppo tecnologico a supporto delle attività organizzative e della comunicazione istituzionale.
Tuttavia è a partire dalla XIII legislatura (dal 09/05/1996 al 29/05/2001), che viene riconosciuta da molti come quella che ha segnato un punto di svolta nella storia della Seconda Repubblica, che l’istituzione parlamentare si inizia a muovere nella direzione di un utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di lavoro e nella gestione dell’informazione. In questo senso, le nuove tecnologie vengono utilizzate per dare piena attuazione alla legge 241 del 1990 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), che garantisce la partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo, la trasparenza nell’azione della pubblica amministrazione e il diritto di accesso ai documenti anche per via telematica. In questo contesto viene sviluppato il sito web del Senato, regolarmente online dal 1997, e quello della Camera, ufficializzato nel 1999, tutto il materiale cartaceo viene convertito in digitale, e si inizia un percorso in cui le ICTs sono utilizzate al fine di razionalizzare e automatizzare i processi di lavoro, sia in campo amministrativo sia in quelli di supporto all’attività legislativa e decisionale. In direzione di una maggiore trasparenza delle attività parlamentari, su iniziativa del Ministero della Giustizia viene avviato il progetto “Norme In Rete”, ribattezzato in seguito “Progetto Normattiva”, che prevede «la collezione e la messa online di tutte le norme prodotte dagli attori istituzionali ad ogni livello e la sua fruizione pubblica gratuita […], allo scopo di garantire un punto di accesso unitario alla normativa pubblicata sul web dai siti istituzionali attraverso un’unica interfaccia di interrogazione dei diversi sistemi federati» (De Rosa, 2010a, p. 552). Una caratteristica del progetto Normattiva è la marcatura in linguaggio XML che consente «maggiore interoperabilità fra le amministrazioni e le istituzioni partecipanti, coerenza e correttezza formale al database, facilità e profondità di accesso all’intero giacimento normativo da parte dei cittadini e delle parti interessate» (De Rosa, 2010a, p.553). All’insegna del principio della pubblicità dei lavori, nelle assemblee viene potenziata la presenza di media broadcast come la TV satellitare, RaiParlamento, RadioAula2 e Radio Radicale che diffondono i lavori dell’assemblea in tempo reale. Un passo ulteriore verso la piena trasparenza e pubblicità dei processi decisionali è rappresentato dall’avvio della digitalizzazione delle attività di resocontazione delle sedute grazie all’utilizzo del nuovo software Eclipse, che sostituisce la macchina Michela permettendo la trasposizione immediata dei testi sul computer. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
l'e-Parliament: l'impatto delle ICTs sulle funzioni del Parlamento italiano
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Federico Meglioli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Roberta Bracciale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 42 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi