Interazione economica Nord-Sud e crescita dei Paesi in Via di Sviluppo

Il volume internazionale degli scambi e, più ancora, di quelli Nord-Sud appare legato101 al tasso di crescita dell’economia mondiale e dei paesi OCSE in particolare. Questo capitolo si propone pertanto di considerare la suddetta relazione e le conseguenze della stessa rispetto alla crescita dei paesi del Sud del mondo. Assumendo che il principale legame tra Nord e Sud sia costituito dalla domanda, in termini di volumi fisici e poco influenzata dal prezzo, da parte del Nord dei beni primari del Sud consente a Lewis [(1980)] di verificare l’ esistenza di una relazione stabile e meccanica tra la crescita economica al Nord e la crescita delle esportazioni al Sud. Prendendo dunque il commercio nei beni primari come proxy delle esportazioni dei Pvs, egli regredì il logaritmo dell’indice delle quantità di beni primari scambiati internazionalmente (X A ) sul logaritmo di un indice della produzione mondiale di beni manifatturieri (I M ), proxy della prosperità dei paesi sviluppati. La regressione così ottenuta [Lewis (1952, pag. 111)] è esprimibile nella forma: LogX A = a+blogI M . La suddetta formula mostrerebbe come negli ultimi cent’anni il saggio di crescita del prodotto nei Pvs sia dipeso da quello dei paesi sviluppati. La crescita annua dell’8% in termini reali nel volume degli scambi tra inizio degli anni ‘60 e fine del decennio successivo permise al Sud, considerato nel suo complesso, di raggiungere un tasso di crescita del prodotto del 6% annuo [Lewis (1980, pag. 555)]. Infatti, quando aumenta il saggio di crescita dell‟economia, e in particolare di quella dei paesi sviluppati rispetto a quella dei Pvs,le ragioni di scambio Nord- Sud divengono, solitamente, più favorevoli a quest’ultimo.