The twilight saga: il fantasy vampiresco
L’analisi narratologica di Twilight
Nella saga di Twilight di Stephenie Meyer, dove si narra la storia d’amore tra Bella ed Edward, umana lei e vampiro lui, è facilmente intuibile anche ad una prima lettura, di come la fabula e gli intrecci dei primi tre libri non coincidano affatto.
Ciò è deducibile soprattutto grazie all’innumerevole presenza di elementi come i flashback (analessi) e i flashforward (prolessi) disseminati lungo tutto il racconto, dove i primi soprattutto, servono da espediente per raccontare sia le vite dei vari componenti della famiglia Cullen (la famiglia vampiresca al centro del racconto della protagonista, Bella) prima della loro trasformazione in vampiri, sia per raccontare come la tribù dei Quileute (antagonisti e all’occasione alleati dei Cullen) discenda dai licantropi.
Nel quarto libro conclusivo della saga invece, c’è una quasi totale coincidenza tra fabula e intreccio, in quanto con la trasformazione di Bella in vampira, il racconto si concentra essenzialmente sulla sua “nuova vita” tutta in divenire.
Restano infatti poche zone d’ombre all’interno della saga, puntualmente risolte da due o tre flashback e qualche anticipazione. Il lettore ha di fatto già compreso nei precedenti tre libri i principali punti di snodo passati della vicenda, e quindi con il quarto libro vive in contemporanea con i personaggi tutto lo sviluppo in divenire della storia, fino al giorno dello scontro finale tra i Cullen e i loro antagonisti, i Volturi.
Sappiamo che in un testo narrativo la fabula è semplicemente la sequenza in ordine logico e cronologico degli eventi di un racconto. In base a questa nozione possiamo collocare l’inizio di questa saga a Londra, negli anni ’40 del diciassettesimo secolo, ovvero quando nasce Carlisle Cullen patriarca e creatore di quasi tutti gli altri componenti del nucleo familiare vampiresco inserito nel racconto.
Figlio di un pastore anglicano, Carlisle vive nel periodo in cui si dà la caccia alle streghe, ai licantropi e ai vampiri, ritenuti allora non solo delle leggende. Una notte mentre è appostato fuori un covo di vampiri, durante la battaglia con queste creature viene accidentalmente morso da uno di esse e trasformato.
Disgustato da ciò che è diventato, si allontana dagli umani nel tentativo di lasciarsi morire di fame e trovare così la morte. Allo stremo delle forze però, si imbatte in un branco di cervi che assale e di cui si nutre, capendo così che c’è un’alternativa, ovvero bere sangue animale anziché umano e non essere quindi quel mostro che lui temeva di diventare.
Effettuata questa scelta di vita così radicale e inusuale rispetto alla propria natura, Carlisle viaggia e studia diventando un medico (con gli anni diventerà immune all’odore del sangue). Giunge in Italia dove conosce e si unisce ai Volturi, una sorta di casata reale vampiresca antichissima, composta da Aro, Caius e Marcus, vampiri eleganti, civilizzati e molto rispettosi verso le arti e le scienze, ma contrari ovviamente alla difficile scelta di vita di Carlisle.
Il suo soggiorno presso di loro dura qualche decennio, dopodiché egli si sposta nel Nuovo Mondo sperando di trovare creature che come lui condividessero la sua filosofia di vita. Nel 1918 mentre lavora come medico in un ospedale di Chicago durante un epidemia di febbre spagnola, Carlisle trasforma un ragazzo in punto di morte, ovvero Edward, che per lui diventerà come un figlio.
Dopo poco tempo incontra e trasforma una donna di nome Esme, anch’essa in punto di morte e che diventerà sua moglie. Successivamente alla sua famiglia si uniranno anche Rosalie, Emmett, Alice e Jasper (quest’ultimi due trasformati precedentemente da vampiri diversi da Carlisle). Tutti i componenti della sua famiglia dunque accettano e abbracciano lo stile di vita cosiddetto “vegetariano”, decidendo di nutrirsi di sangue animale anziché umano.
Questo brano è tratto dalla tesi:
The twilight saga: il fantasy vampiresco
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Informazioni tesi
Autore: | Paola Amore |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Fabio Tarzia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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