L’uso dei sottotitoli per l’apprendimento delle lingue straniere: proposta per un modulo di lingua russa

L’introduzione delle tecnologie nella pratica della glottodidattica è stata determinata dal continuo progresso tecnologico che ha caratterizzato il secolo scorso.
Oggi ci troviamo in una società dominata dalla tecnologia. Si parla continuamente di multimedialità, o di mezzi multimediali. L’accezione comune della parola multimedialità è «disponibilità di più mezzi» (Maragliano 2004: 4); in questo senso «il multimediale è inteso come […] l’effetto di una concentrazione produttiva che spazia su molti fronti e abbraccia diversi media» (Maragliano 2004: 5). In realtà, la multimedialità deve essere intesa soprattutto come «l’intreccio tra le diverse fonti e i diversi canali della comunicazione collettiva» (Maragliano 2004: 5). La multimedialità è una caratteristica presente nella mente dell’individuo dell’epoca contemporanea, abituato ad attingere dati da qualsiasi parte, da qualsiasi mezzo comunicativo, e ad elaborare svariati codici semiotici.
Quest’ultima accezione implica una concezione positiva della multimedialità, come di una condizione che stimola l’apertura della mente e dello spirito di chi se ne serve.
Il rapporto tra multimedialità e formazione è un argomento complesso. Il mondo della didattica è un mondo tuttora guthenberghiano, cioè dominato dal libro stampato, un testo che è fisicamente chiuso e compatto.