Consumi idrici ed efficienza dell'irrigazione del mais
Irrigazione per infiltrazione laterale
L’irrigazione per infiltrazione laterale da solchi (furrow o sillon) è uno dei metodi irrigui attualmente più utilizzati in Italia sia perché gli agricoltori lo utilizzano tradizionalmente, sia grazie ai suoi bassi costi energetici.
L’irrigazione da solchi è eseguita facendo scorrere l’acqua all’interno di solchi costruiti lungo la pendenza del campo o trasversalmente ad essa. L’acqua viene immessa nei solchi da canali adacquatori di testata e arriva alle radici delle piante sia con movimento verticale di penetrazione nel terreno che con moto laterale di infiltrazione attraverso le pareti dei solchi stessi.
Questo metodo è adatto per colture sarchiate disposte in fila, come mais, patata e cotone, per le quali si possono utilizzare i solchi creati con la rincalzatura. Per le colture arboree i solchi possono avere carattere permanente o semi-permanente e vengono realizzati in prossimità della pianta in modo da bagnare una superficie radicale maggiore.
L’irrigazione da solchi è caratterizzata da una bassa efficienza dovuta alla bassa uniformità di distribuzione dell’acqua lungo il solco, tra il tratto iniziale e quello finale a causa dei diversi tempi di contatto e della variabilità spaziale delle condizioni idrologiche del suolo (Ghianni et al, 2004).
La necessità di garantire il ripristino della giusta umidità nello strato esplorato dalle radici nel tratto terminale del solco, comporta tempi di contatto maggiori nelle sezioni iniziali e, di conseguenza, un’infiltrazione di acqua maggiore in questa zona e una perdita per percolazione profonda che man mano si attenua spostandosi verso valle.
Delle ulteriori perdite si hanno per ruscellamento (runoff) per garantire un sufficiente tempo di contatto nelle sezioni terminali del solco. I fattori che influiscono sull’umidità di distribuzione sono: la lunghezza, la pendenza dei solchi, la portata immessa, il tempo di irrigazione, la velocità di infiltrazione, la sezione e la scabrezza del solco.
L’efficienza di distribuzione al campo è rappresentata dalla frazione percentuale effettivamente utilizzata dalle colture rispetto a quella totale somministrata. Nel caso dell’irrigazione per infiltrazione laterale può variare da un minimo del 25-30% a un massimo dell’80-85%.
I fattori che più influenzano l’efficienza del metodo sono la forma, distanza e lunghezza dei solchi. La forma dei solchi generalmente è a V e le sue dimensioni devono essere correlate al tipo di terreno. In terreni argillosi dovrebbero essere più aperti, ovvero larghi e poco profondi (20-25 cm), in modo da aumentare la superficie di infiltrazione; invece in terreni sabbiosi sono più opportuni solchi a V stretto e relativamente profondi (fino a 35 cm) in modo da ridurre l’infiltrazione e permettere all’acqua di raggiungere nel tempo previsto il fondo del solco evitando eccessive perdite per percolazione alla testata del campo (Zerbi, 1989).
La distanza tra i solchi è stabilita principalmente dalla coltura, dalla distanza tra le file e dalle caratteristiche del terreno e deve essere tale da permettere l’umettamento della zona interessata dalle radici. I suoli sabbiosi, quindi, richiedono distanze minori (circa 0,5 m) mentre in suoli argillosi si possono utilizzare distanze maggiori (fino a 1,5 m).
Il fattore più importante per ottimizzare l’efficienza di questo metodo irriguo è la lunghezza dei solchi. Definire la lunghezza migliore non è semplice perché questa è fortemente influenzata dalla lunghezza e dalla forma dell’appezzamento, dal tipo di terreno, dal volume di adacquamento e dalla pendenza.
Generalmente più i solchi sono lunghi, minori sono le tare e di conseguenza diminuiscono i costi di esercizio irriguo. La pendenza, in particolare, è molto importante perché influenza in gran parte la velocità di avanzamento dell’acqua. Il valore minimo che può assumere questo parametro è di circa 0,05% mentre se superiore a 0,5% possono manifestarsi problemi di erosione e trasporto di frazioni limo-argillose al fondo del solco (Zerbi, 1989).
La lunghezza deve pertanto essere ridotta con pendenze superiori o inferiori a quelle ritenute ideali, con volumi di adacquamento bassi e con l’aumentare della frazione sabbiosa nel suolo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Consumi idrici ed efficienza dell'irrigazione del mais
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Maccanti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Corso: | Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali |
Relatore: | Carlo Grignani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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