Il percorso filosofico di Gianni Vattimo dal nihilismo al cristianesimo
interludio. Il compito della filosofia: vocazione e responsabilità del filosofo
Nelle pagine precedenti abbiamo delineato un possibile (e plausibile) percorso teoretico della riflessione di Vattimo: procedendo con cautela - una cautela dovuta sia all’ampiezza della sua produzione letteraria, non confinata a testi di stretta impostazione accademica, ma dispiegata su un corpus multiforme (che spazia dal saggio letterario, a testi divulgativi, dialogici o biografici, all’intervento sui quotidiani, alle interviste e cosi via), sia alla natura ermeneutica della sua lettura filosofica così come si è progressivamente precisata nel tempo (secondo cui tutto è interpretazione, non dogmaticamente vero ma credibile in riferimento al contesto) - abbiamo sottolineato alcuni temi salienti e passaggi cruciali che disegnano una traiettoria che sfocia nel pensiero debole e, alla luce del suo insegnamento, abbiamo per sommi capi rivisitato la storia recente del pensiero occidentale. Seguendo in parallelo l’articolazione storica della filosofia e il graduale dipanarsi della speculazione dell’Autore torinese possiamo in questo modo accedere ad una visione ermeneutica della condizione contemporanea non lontana dalla koiné filosofica oggi dominante. La ricostruzione della filosofia come un itinerario di secolarizzazione, il cui approdo contemporaneo coincide con il nihilismo, non fa altro che attualizzare la grande intuizione di Nietzsche, centrale in tutta la riflessione di Vattimo. E tuttavia l’autore torinese, alla luce di uno scavo interiore apprezzabile, articola ulteriormente nella propria indagine speculativa l’anticipazione di Nietzsche, rintracciando nel cristianesimo i germi della progressiva emancipazione dall’onto-teologia e da ogni dogmatismo (i grands récits, di Lyotard): proprio questa affermazione, se pure non del tutto originaria, ha destato e desta ancora sorpresa nel disincantato mondo secolare per la forza con cui (ri)apre il pensiero alla religiosità. Nel disegnare la tradizione (delle idee) della cultura occidentale, definita in più occasioni come repertorio filosofico, non possiamo a questo punto disconoscere che sono molti gli aspetti connaturati al concetto di fare filosofia che ne hanno determinato il riavvicinamento dell’Autore al pensiero religioso.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il percorso filosofico di Gianni Vattimo dal nihilismo al cristianesimo
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Informazioni tesi
Autore: | Luigi Olivetto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Claudio Ciancio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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