La motivazione nella scelta del tirocinio professionalizzante
Il tirocinio
Attualmente la scuola/ università è diventata la principale agenzia di formazione e di socializzazione e oltre a dover garantire a tutti una preparazione di base, deve anche facilitarne l’inserimento lavorativo.
Gli stage o tirocini disciplinati dall'articolo 18 l. n. 196/1997 e dal D.M. n. 142/1996 (in appendice) hanno la finalità sia di realizzare momenti di alternanza fra studio e lavoro nell'ambito di processi formativi, sia di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra soggetti promotori (e enti bilaterali, associazioni sindacali, università e istituzioni scolastiche, centri di formazione professionale) e datori di lavoro.
L’inserimento di attività formative di carattere pratico, che permettano agli studenti di avere un contatto diretto con il mondo del lavoro, rappresenta una delle novità principali della riforma del sistema universitario attuato dal Decreto Murst del 1999. La riforma ha previsto per tutti i corsi di laurea di nuovo ordinamento, una specifica quota di crediti, costituita da attività di tirocinio realizzata secondo le modalità regolamentate dalla legislazione.
Il tirocinio rientra nel piano di studi come unità formativa a sé stante oppure convertito in moduli didattici. Le università che hanno attivato uffici di orientamento agli stage si occupano della promozione, realizzazione e monitoraggio delle esperienze di stage degli studenti presso le aziende ed istituzioni, e in particolare svolgono queste funzioni:
- istruzione e predisposizione delle convenzioni con le aziende e le loro associazioni;
- contatto permanente con le aziende e le istituzioni, al fine di raccogliere e vagliare l'offerta formativa;
- raccolta delle domande di stage da parte degli studenti e dei laureati/diplomati universitari;
- contatto permanente con il personale docente disponibile a svolgere la funzione di tutor;
- definizione dei singoli progetti di stage in collaborazione con il tutor e con i responsabili aziendali;
- monitoraggio continuo sullo svolgimento degli stage allo scopo di intervenire per effettuare le necessarie correzioni in itinere,
- valutare le aree di maggior interesse sulle quali indirizzare le iniziative di contatti, e studiare le ricadute sul percorso didattico;
- esecuzione di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.
L’obbiettivo che sottostà a tutte queste operazioni è quello di proporre agli studenti un momento formativo che va al di là della semplice teoria appresa in aula, e che punta all’acquisizione di un sapere professionale e soprattutto alla formazione di abilità necessarie per la vita (life skills) universitaria, lavorativa e sociale.
E’ attraverso quest’esperienza, infatti, che è possibile acquisire abilità comunicative, organizzative, personali, relazionali e di studio che consentano di affrontare con successo problemi e sfide della vita quotidiana.
A questo proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha redatto un documento (Life skills education in school, Ginevra, 2003) in cui spiega quanto sia importante possedere queste capacità per un ottimale sviluppo psico- fisico dell’essere umano e individua l’ambiente scolastico come il luogo appropriato per svolgere questa funzione educativa delle abilità per la vita, in quanto: ha la possibilità di coinvolgere un gran numero di giovani, dovrebbe avere a sua disposizione strutture e personale all’altezza di tale compito e gode della fiducia delle famiglie e della comunità in generale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La motivazione nella scelta del tirocinio professionalizzante
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Informazioni tesi
Autore: | Eleonora Miconi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Udine |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Relazioni pubbliche e pubblicità |
Relatore: | Renata Kodilja |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 50 |
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