I meccanismi di funzionamento dell'Internal Audit nelle banche quotate incluse nell'indice FTSE MIB di Borsa Italiana
Il rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che la banca non sia in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento, a causa dell’incapacità di ottenere fondi sul mercato (funding liquidity risk), ovvero che la banca sia costretta a liquidare attività in tempi rapidi e a condizioni di prezzo molto sfavorevoli (market liquidity risk). Il funding liquidity risk è legato all’eventualità che la banca non riesca ad assolvere le proprie obbligazioni di restituzioni di fondi ricevuti, ovvero che non riesca ad onorare l’impegno di erogazione di fondi ai soggetti affidati; il market liquidity risk è legato al rischio che la banca, per convertire in denaro un asset che detiene nel suo portafoglio, sia costretta a subire una decurtazione del prezzo.
Le due componenti del rischio di liquidità sono interconnesse: l’obbligo della banca di far fronte ai flussi di cassa in uscita per saldare le proprie posizioni debitorie potrebbe portarla a dover convertire in liquidità assett finanziari e a subire ingenti perdite; al contempo il rischio di liquidità è influenzato dalle altre tipologie di rischi: ad esempio il funding liquidity risk potrebbe essere originato dall’inadempimento di una controparte debitrice, ovvero dalla sua migrazione verso una classe di merito creditizio inferiore (rischio di credito); un malfunzionamento dei sistemi elettronici ed informatici (rischio operativo) può provocare un’interruzione della funzionalità del sistema di pagamenti.
Il rischio di liquidità deriva dal core business della banca, ossia la trasformazione delle scadenze dei depositi a breve termine in prestiti a lungo termine, nonché dalla specificità dei depositi bancari, i quali rappresentano una forma di raccolta a vista di cui i depositanti possono chiedere il rimborso in qualsiasi momento. Gestire il rischio di liquidità permette di garantire la capacità della banca di far fronte ai cash flow in uscita connessi alle sue obbligazioni, i quali sia per l’entità che per la data di manifestazione spesso sfuggono da un controllo integrale e diretto dell’intermediario, perché dipendenti dal comportamento dei depositanti, da parametri di mercato e da decisioni dei regulators (ad es. la fissazione della percentuale di riserva obbligatoria, da parte della BCE).
Vi sono poi alcuni fattori che possono incrementare l’esposizione della banca al rischio di liquidità: la progettazione di strumenti finanziari, di raccolta o di impiego, contraddistinti da complessità nella struttura temporale dei flussi di cassa e discrezionalità nel loro utilizzo, oppure sistemi di pagamento che operano in tempo reale, ma anche eventi specifici della banca, come downgrading o eventi che danneggiano la reputazione dell’intermediario, riducendo la fiducia del pubblico e dei depositanti, che potrebbero ritirare in modo improvviso e massiccio i propri fondi allocati sui depositi, generando il fenomeno delle “corse agli sportelli”; occorre considerare anche fattori di natura sistemica, come crisi economico-finanziarie, attentati terroristici o catastrofi naturali, che possono provocare problemi di liquidità per tutte le banche.
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I meccanismi di funzionamento dell'Internal Audit nelle banche quotate incluse nell'indice FTSE MIB di Borsa Italiana
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Lerro |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Amministrazione finanza e controllo |
Relatore: | Fabrizio Rossi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 127 |
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